La crisi che sta lentamente e inesorabilmente decimando le edicole nel cagliaritano, continua a mietere vittime ma c’è anche chi, come Raffaele Caschili dal 2003 a capo dello storico chiosco della Rinascente prova, nonostante tutto, a resistere. “Nonostante la crisi noi non molliamo, arriveranno tempi migliori, basta darsi da fare. Il 9 settembre ho avuto un brutto infortunio che non mi permette di aprire il mio chiosco, ma spero di trovare qualcuno che mi affianchi nel lavoro così da poter riaprire a breve. Per questo voglio precisare che la mia edicola è chiusa solo temporaneamente”.
Le difficoltà non mancano- tasse e quei guadagni di modesta entità responsabili dell’abbassamento di molte serrande e che secondo Caschili potrebbero aumentare se la categoria si unisse ancora di più- ma non manca nemmeno la tenacia di un imprenditore che crede nel suo lavoro. “Noi resistiamo perché abbiamo voglia di lavorare. Basta mettersi meno soldi in tasca e investire una parte maggiore degli utili nell’azienda. Nel mio caso, l’attività è mia non in gestione, cosa devo fare? Metterla in vendita? Oggi tutte quelle in cessione nessuno le acquista, a meno di farlo ad un prezzo di realizzo. Ormai la licenza non si compra più: oggi ci sono le autorizzazioni comunali, si fa una domanda e chiunque può aprire un chiosco facendolo a suo rischio e pericolo”.













