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Cragno: 6. Incolpevole sulle due reti doriane. Fa, come al solito, ripartire velocemente l’azione per innescare le punte. In occasione del palo di Gabbiadini e del salvataggio sulla linea di Benedetti è assistito dalla buona sorte.
Pisano: 5.5. Qualche responsabilità sul vantaggio della Sampdoria; spinge però con assiduità, fino alla fine.
Benedetti: 6.5. Da possibile ceduto dopo appena un mese e mezzo di permanenza in Sardegna a piacevole sorpresa. Affronta con decisione Okaka, reggendo il confronto fisico; occorre che migliori nell’anticipo. Salva sulla linea il possibile 0-3, alimentando le speranze per l’incredibile rimonta.
Capuano: 6. Manca talvolta di cattiveria nel contrastare gli attaccanti avversari e lasciar loro minore libertà di movimento, ma è lucido nelle situazioni di tre contro tre o due contro due, anche quando il Cagliari aveva l’uomo in più.
Avelar: 7. Mette lo zampino su entrambi i gol rossoblù: sigla il rigore che accorcia le distanze con una pregevole conclusione all’incrocio, ed effettua l’assist per il pari di Sau.
Dessena: 5.5. Poco lucido in fase di impostazione, nella quale sbaglia diversi passaggi semplici (Dal 54’ Donsah: 6.5. Il ghanese classe ’96 esordisce in Serie A con grande personalità. Apre per Ibarbo che, dopo aver fatto ingresso in area, viene atterrato da Cacciatore causando il rigore; effettua poi una straripante azione personale sulla quale la difesa avversaria non può fare altro che atterrarlo).
Crisetig: 6. Sottotono rispetto alle precedenti prestazioni, conferma comunque la buona tecnica. Dovrebbe muovere l’azione con maggiore rapidità.
Ekdal: 5.5. Come il compagno di reparto Dessena, attua un buon pressing ma è impreciso nei fraseggi brevi (Dal 66’ Caio Rangel: 6.5. Anche lui diciottenne come Donsah, entra e fa impazzire la difesa avversaria con le sue accelerazioni improvvise. Un’autentica spina nel fianco inserita proprio al momento giusto. Da rivedere volentieri).
Ibarbo: 6.5. Abulico nel corso nel primo tempo, durante il quale si intestardisce nella giocata individuale, nella seconda frazione propizia con un suo affondo in area il rigore e l’espulsione di Cacciatore, rimettendo la partita sui binari della speranza.
Sau: 7. Mezzo punto in più per il gol del pareggio, frutto di grande lucidità e capacità di angolare il pallone laddove Romero non sarebbe potuto arrivare. Esce stremato per i crampi (Dall’86’ Longo: sv. Pochi minuti per cercare la rete della vittoria, ma specie nel recupero sono più le pause che il gioco effettivo).
Cossu: 6. Cerca di trovare la giocata giusta, ma ha il piede troppo morbido, e qualsiasi suggerimento in area diventa facile preda del portiere avversario.