Per fortuna, in democrazia, può ancora succedere che, quando si ritiene non sussistano le condizioni per poter amministrare un paese in modo appropriato, ci si possa dimettere. Guai se non fosse così, saremmo costretti a subire governi pessimi in nome di una stabilità amministrativa che non può essere più importante del benessere dei cittadini.
Dopo le dimissioni contestuali rassegnate da 9 consiglieri il 15/12/2015 presso il protocollo del Comune di Domusnovas, dimissioni che qualunque persona di buon senso avrebbe preso sul serio vista la chiara volontà dei consiglieri dimissionari, si è dovuto procedere a rafforzare ulteriormente la posizione dei consiglieri dimissionari (che passano da 9 a 10), per vincere gli atteggiamenti di tracotanza mostrati dall’ex-sindaco e dalla sua corte. Pertanto, a tale scopo, stamane 07/01/2016 si è nuovamente attivata la procedura per sciogliere il consiglio comunale e rendere palese “nuovamente” una situazione che nei fatti era ormai sotto gli occhi di tutti da settimane.
Visti gli atteggiamenti di arroganza e considerato l’uso che si è fatto, negli ultimi anni, di carta e spazi pubblici, partire da una condizione di equità per le prossime elezioni ci pare una conquista non indifferente.
Fabrizio Saba
Gruppo ProDomusnovas












