
«Allo scopo di tutelare i propri assistiti, i donatori e se stessa, la Caritas diocesana di Cagliari sospende immediatamente ogni attività di raccolta di indumenti sino a che non venga fatta luce su questa vicenda». Conciso, diretto, ma che fa “rumore”, di riflesso proprio rispetto a quanto è accaduto recentemente sulla vicenda del carico di vestiti destinati ai poveri che in realtà, finivano nelle bancarelle di Napoli.
Lo si evince da quanto scrive la Caritas di Cagliari: «In relazione all’inchiesta della Procura di Cagliari che avrebbe portato al sequestro di abiti che sarebbero in parte destinati ai propri centri, la Caritas diocesana di Cagliari ritiene opportuno puntualizzare quanto segue: tutte le Caritas da sempre, tra le loro attività in favore dei poveri, promuovono la raccolta e la distribuzione di abiti usati. Alla finalità caritativa, si associa anche quella educativa, al fine di combattere lo spreco e sensibilizzare al riutilizzo dei beni. La Caritas diocesana di Cagliari conferma la sua fiducia nei riguardi di tutti i suoi operatori. Nel ribadire la propria disponibilità alla Magistratura, la Caritas si augura che venga fatta al più presto chiarezza, soprattutto nell’interesse primario dei tanti assistiti che potrebbero essere penalizzati dall’eccessivo clamore». Sulla vicenda giudiziaria, volta a chiarire qualsiasi aspetto, lavorano gli agenti del Corpo Forestale e della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, coordinati dal pubblico ministero, Guido Pani.