A insospettire i cittadini non è solo l’intensità del disboscamento, ma anche il fatto che sia avvenuto in un momento delicatissimo dell’anno: nel pieno della stagione riproduttiva di molte specie protette, e in prossimità di una possibile sentenza del TAR che potrebbe rimettere in discussione il progetto energetico bocciato.
Un’estesa operazione di taglio a raso in località Serra Taccori, nel territorio del Comune di Uta, sta suscitando forti perplessità tra i cittadini, le associazioni ambientaliste e gli operatori del territorio. In particolare, a preoccupare è l’ampiezza e la tempistica dell’intervento, che ha portato all’abbattimento di un’intera area boscata di eucaliptus lungo la pedemontana per Carbonia, in un periodo di particolare fragilità per gli ecosistemi locali. A questo si aggiunge il fatto che la zona è già stata oggetto in passato di un progetto – poi bocciato – per la realizzazione di un impianto fotovoltaico promosso dalla società Diomede, oggi oggetto di un ricorso al TAR.
Il Consigliere regionale Alessandro Sorgia ha deciso di portare la questione all’attenzione della Giunta con un’interrogazione rivolta alla Presidente della Regione e all’Assessore della Difesa dell’Ambiente. “Sono numerose – spiega Sorgia – le segnalazioni che mi sono giunte da cittadini e residenti che parlano di un’operazione autorizzata come taglio quinquennale per finalità legate alla biomassa, ma che desta non pochi sospetti.
L’area interessata, infatti, è classificata a rischio idraulico secondo il Piano di assetto idrogeologico, e ospita stabilmente specie di grande valore faunistico come il cervo sardo e l’occhione, entrambe tutelate da normative europee e internazionali. Inoltre, il taglio sarebbe avvenuto durante il periodo di fioritura e nidificazione, con il rischio concreto di compromettere gravemente gli habitat naturali e violare le leggi che vietano interventi forestali in questa fase dell’anno.
“È grave che nessuno abbia fermato un’operazione così impattante in un contesto tanto sensibile – prosegue Sorgia –. Siamo di fronte a un intervento che potrebbe non solo violare la normativa ambientale, ma che rischia anche di rappresentare una manovra elusiva: tagliare tutto oggi per far sparire gli ostacoli ambientali che finora hanno impedito la realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Non possiamo accettare che i vincoli a tutela dell’ambiente vengano smantellati in modo subdolo, a colpi di motosega, per preparare il terreno a una speculazione energetica.”
L’interrogazione depositata chiede alla Giunta di verificare se l’intervento sia stato regolarmente autorizzato, se siano state effettuate le necessarie valutazioni ambientali, se siano state concesse deroghe al divieto di taglio nel periodo riproduttivo e se vi siano nuove richieste progettuali per l’area da parte della Diomede o di altri operatori. Il Consigliere ha inoltre annunciato che presenterà richiesta formale di accesso agli atti per ottenere tutta la documentazione relativa a questo intervento.
“Le istituzioni hanno il dovere di fare chiarezza immediata e totale. Se saranno accertate violazioni o intenti elusivi, chiederò che i responsabili siano sanzionati e che gli interventi vengano sospesi. È inaccettabile che lo sviluppo energetico venga perseguito a danno della biodiversità, della legalità e delle comunità locali. La Sardegna – conclude Sorgia – ha bisogno di tutela, trasparenza e rispetto delle regole, non di scorciatoie speculative travestite da gestione forestale.”











