Dalla Sardegna all’Ucraina per portare a Cagliari i profughi della guerra: centinaia di persone raggiungeranno l’Isola grazie alla sinergia di più associazioni e semplici cittadini che si sono messi a disposizione della comunità colpita dal conflitto bellico.
Si tratta di ricongiungimenti familiari, saranno ospitati da chi, da tempo, vive già in Sardegna.
L’orrore di ciò che sta accadendo in Ucrania ha scosso le coscienze di tutti: in questi giorni sono diverse le iniziative che si susseguono per dare un aiuto concreto a chi scappa dalla propria terra.
Una di queste è in corso proprio in queste ore: entro la giornata di oggi, i rappresentanti de “L’Accademia del Soccorso”, “Sos Elmas” e numerosi volontari, raggiungeranno i confini ucraini con l’obiettivo di portare in terra sarda, dai loro parenti, centinaia di persone tra uomini, donne e bambini. “Intorno a me ho scoperto tante persone speciali, italiani ma non solo. E, anche se non ho visto ancora nulla, percepisco già disperazione e dolore” racconta Giovanni Tonarelli, “Accademia del Soccorso”, dal bus sul quale è a bordo.
“Al momento della crisi ci siamo subito attivati, abbiamo saputo che c’era la necessità di effettuare dei ricongiungimenti familiari. Ci siamo organizzati, abbiamo aperto una raccolta fondi e cercato un autobus, con almeno due autisti, per raggiungere l’Ucraina”. I sostegni sinora pervenuti sono tanti, simboleggiano la grande solidarietà dei sardi che contribuiscono attivamente a questa iniziativa. “Si è offerta una ditta di trasporti di Serramanna, ha messo a disposizione uno dei loro pullman e siamo partiti con la stiva piena di medicinali e beni di prima necessità”. Dal centro del Medio Campidano Nicola Pani non si è tirato indietro: ha immediatamente preparato un bus di linea ed è partito per la missione.
Il lungo viaggio è iniziato venerdì sera, nelle prossime ore raggiungeranno la destinazione dove sono già presenti altri volontari. Mercoledì mattina si prevede l’arrivo a Cagliari.
L’intero viaggio ha un costo elevato e ne seguiranno altri. Sono tante le persone ai confini che premono per scappare. Per chi volesse contribuire, può rivolgersi a “L’Accademia del Soccorso” e “Sos Elmas”, uniti per l’Ucraina.









