di Jacopo Norfo
La battaglia sul referendum a Cagliari si infiamma, ma certamente se vincerà il No non sarà merito del centrodestra cagliaritano. Sapete quanti “mi piace” ha ottenuto in ben 4 ore il post-articolo nel quale il consigliere comunale di centrodestra Pierluigi Mannino, già reduce dalla rovinosa sconfitta elettorale della sua coalizione con Massidda lo scorso giugno, invita tutti a votare No? Ebbene si, 2 mi piace. Due mi piace in 4 ore, meno di quanti ne avrebbe ottenuto con ogni probabilità qualsiasi perfetto sconosciuto. Il tutto su una pagina Fb di un consigliere comunale, un politico cittadino. Fortunatamente il No può vivere sonni più tranquilli e parte certamente favorito, anche se sarà un testa a testa con il Sì sino all’ultimo giorno. E pensare che Mannino si era pure impegnato, taggando ben 17 persone (anche consiglieri di maggioranza) nel suo post su Fb. La speranza è che nelle prossime ore, i “mi piace” possono aumentare, altrimenti saremmo di fronte a un vero e proprio dramma: politici cagliaritani praticamente senza seguito sui social. Eppure si era anche impegnato! Scrivendo persino “si accettano critiche e osservazioni”, seguite dal silenzio. Il post è qui, frizzato, in una mattinata intera senza un commento. Forse è questa la dimensione attuale della politica del centrodestra cittadino, sempre più snobbata dai cagliaritani? Chissà.
Ma quel che preoccupa sono i veleni nell’aria. Fortunatamente smorzati da altri consiglieri comunali: come Matteo Lecis Cocco Ortu e Guido Portoghese, che si schierano per il Sì. Curiosa la scelta dell’ottimo Portoghese che si fa un selfie nella via Garibaldi piena di sabato sera: basta un sì, in fondo, per capire che è iniziuato lo shopping natalizio. E domani a Cagliari arriva la Boschi. Fabrizio Rodin invece non faceva campagna elettorale, quando nei giorni scorsi curiosamente ha postato un frigo scaricato da incivili in strada nella notte sotto piazza Repubblica: più che nella vittoria del Sì che sostiene, spera nella partenza a breve del nuovo servizio porta a porta dei rifiuti. Matteo Lecis Cocco Ortu cita Lussu e Berlinguer per sperare che il Sì possa risalire, anche se sono solo i cognomi che intitolano i circoli: “Orgoglioso dei compagni del circolo Lussu e Berlinguer che si mobilitano per un’Italia migliore stando in mezzo alla gente, parlando con le persone al mercato e confrontandosi con chi la pensa diversamente. Alcuni motivi per VOTARE SÌ al REFERENDUM..”. Tra i sostenitori più accaniti del Sì, renziano della prima ora, c’è anche l’ex assessore di Capoterra Efisio Demuru. Altri invece, che avevano scattato trionfalmente i selfie con Renzi a Cagliari, hanno paura di dire cosa voteranno. Non si sa mai che domenica prossima arrivi la brutta figura.












