Secondo chi li conosce entrambi, il finale era già scritto: i due, che non hanno mai avuto reciproca simpatia, hanno un ego troppo ingombrante per poter convivere politicamente, nonostante il passo indietro vero o presunto del leader di Italia Viva. Svanisce così, ancora una volta, il sogno di un grande centro, almeno per il momento
Il leader di Italia Viva, fondatore con Azione di Calenda della coalizione centrista, questo pomeriggio al Teatro Doglio ha caricato i suoi: “Ultimi giorni fondamentali per convincere gli indecisi, che sono molto più numerosi delle altre volte”. A testa bassa contro il reddito di cittadinanza: “Ragazzi, non vi fate fregare, perché la povertà non si abolisce con un decreto ma pagando meglio il lavoro. Con il reddito di cittadinanza vi trasformano in sudditi e schiavi di un sistema clientelare”. E poi il tormentone Draghi: “Ha detto di no a un giornalista? L’importante che dica di sì a Mattarella”. Affondi contro Conte, Letta e Di Maio
Italia Viva e Azione correranno insieme alle politiche del 25 settembre. Sarà l’ex ministro a guidare la campagna elettorale. Renzi: “Abbiamo deciso di provarci, il pizzico di follia che serve non ci manca”.
I magistrati fiorentini hanno chiesto il rinvio a giudizio per il leader di Italia Viva, i suoi fedelissimi Maria Elena Boschi e Luigi Lotti e altre 8 persone indagate con l’accusa di finanziamento illecito. Lo staff dell’ex premier: “Finalmente processo in tribunale e non sui media”. Udienza preliminare il 4 aprile
Finanziamento illecito ai partiti, corruzione, riciclaggio, traffico di influenze le accuse dei pubblici ministeri in chiusura delle indagini. Open, considerata la cassaforte economica e dunque di voti del renzismo, raccolse finanziamenti per due campagne per le primarie del Pd (2012 e 2013), la seconda delle quali portò all’elezione a segretario di Matteo Renzi, e anche per la campagna elettorale per il referendum costituzionale del 2016
"Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro". Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva annuncia la rottura con la maggioranza di centrosinistra. "Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato". Si allontana il Conte ter. Stasera Fico al Quirinale da Mattarella
Il leader di Italia Viva: "Serve un programma scritto anche se ci sono temi divisivi, dalla scuola alla sanità: abbiamo sempre detto che i nomi vengono dopo"
Nel suo intervento alla Camera, il premier dice che la crisi causata da Italia viva "è senza alcun fondamento" e ha causato "profondo sgomento nel Paese". Quindi afferma di voler andare avanti: quello che è successo "non si può cancellare", ora "si volta pagina", al fine di mettere in piedi una maggioranza "coesa che punti al benessere dei cittadini".
Evoluzione della crisi di governo: il presidente Conte va da Mattarella a prendere l'interim dei ministeri lasciati da Renzi e anche il Pd acconsente a cercare i "responsabili", una pattuglia di parlamentari che potrebbero salvarlo al Senato. Dunque niente dimissioni, ma sfida aperta a Italia Viva
A notte fonda il Cdm approva il Recovery Plan, ma le ministre renziane si astengono dopo aver ricevuto il no sul Mes. Oggi Renzi annuncerà il ritiro dal governo. Conte attacca: non si può speculare sui morti. E intanto cerca "responsabili", si fanno i nomi di Brunetta e Casini anche come possibili ministri
La controffensiva a sorpresa del premier: se Renzi farà partire la crisi, anche i Cinque Stelle non si dicono disposti a un nuovo governo conItalia Viva. Lo dicono i grillini e lo ribadiscono fonti di Palazzo Chigi
Il governo Conte è in bilico: Renzi avrebbe annunciato a diverso interlocutori di voler ritirare le ministre subito, nei prossimi giorni. Vuole Franceschini del Pd nuovo premier e Di Maio come vice. L'ultima carta da giocare per Conte, riferisce il Corriere della Sera, sarebbe offrire il ministero degli Esteri proprio a Renzi
"Il governo spieghi quali sono i dati scientifici sui quali si prendono le decisioni". Orlando attacca: "Se anche i ministri attaccano il governo non finisce bene"
Bocciate entrambe le mozioni di sfiducia al ministro grillino accusato per la mancata nomina dell'ex pm Di Matteo: decisivo un vertice tra Conte e la Boschi, forse all'orizzonte un terzo ministero per Iv
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