Urpi rappresenterà la Sardegna, Sanluri infatti è la città di origine della famiglia Saragat. La storia che si snoda tra i territori più lontani, una Italia unita più che mai e che il 19 settembre alle ore 10 presso la Sala del Consiglio Comunale – Palazzo Civico – Torino si prepara a rendere omaggio a Saragat, alla sua città e a tutti i territori che hanno fatto parte della sua vita. Tra questi Sanluri che sarà rappresentata da Urpi con l’esposizione di una relazione dedicata alla Sardegna e al legame con il Presidente.
Nasce a Torino il 19 settembre del 1898 nella casa posta al numero civico 5 di corso IV Marzo. Figlio dell’avvocato Giovanni Saragat, nato a Sanluri in Sardegna, e di Ernestina Stratta nativa di Bollengo e appartenente ad una famiglia di confettieri e pasticceri.
Nel 1915 consegue il diploma di ragioniere presso l’Istituto Germano Sommeiller di Torino, lo stesso dove aveva insegnato Luigi Einaudi.
Durante la prima guerra mondiale prestò servizio come sottotenente di artiglieria ottenendo una croce di guerra. Nel luglio del 1920, a Torino, conseguirà il titolo di dottore in studi commerciali presso il Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali diretto dal professor Luigi Abello. Fu assunto alla Banca Commerciale Italiana prima a Torino e poi trasferito a Milano.
Qui conobbe una giovane sarta Giuseppina Bollani che sposerà nel 1927, dall’unione nasceranno due figli: Giovanni e Ernestina.
Nel 1943 viene arrestato insieme a Sandro Pertini, rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, entrambi condannati a morte. Riescono però ad evadere.
Visse in esilio in Austria e in Francia. Nel dopoguerra (’45-’46) verrà inviato a Parigi come Ambasciatore d’Italia. Rientrò in Italia e divenne presidente dell’Assemblea Costituente.
Nel 1961 rimarrà vedovo a causa della morte della moglie Giuseppina.
Diviene Ministro degli Esteri nel 1963 durante un Governo presieduto da Aldo Moro.
II 28 dicembre del 1964 verrà eletto quinto Presidente della Repubblica Italiana.
Morirà a Roma l’11 giugno del 1988 a quasi novant’anni nella sua residenza di via della Camilluccia, le sue spoglie riposano nel cimitero del Verano.
E’ considerato uno dei simboli della socialdemocrazia italiana.
Il figlio Giovanni si dedicherà alla carriera diplomatica ricoprendo l’incarico di ambasciatore d’Italia a Tirana, a Helsinki e a Brussels come ultima sede, morirà a Tarquinia nel 2007 celibe e senza figli. La figlia Ernestina sposerà il medico Gianni Santacatterina, la coppia avrà tre figli: Augusto, Giuseppina e Pietro. Il Comune di Torino ha intitolato un giardino alla memoria del Presidente Giuseppe Saragat mentre il Comune di Bollengo ha intitolato a lui una piazza.











