Da oggi cade l’obbligo di indossare la mascherina anche negli aerei e in aeroporto. Ma l’Italia fa, o dovrebbe fare, eccezione: l’ordinanza del governo che prevede l’uso delle mascherine Ffp2 fino al 15 giugno dovrebbe coinvolgere anche i voli, e dunque su quelli che partono dall’Italia si deve ancora per una ventina di giorni indossare la protezione. Nel resto d’Europa l’obbligo da oggi non è più in vigore, nonostante l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) continuino a sottolineare che la mascherina “è ancora una delle migliori protezioni contro la trasmissione del Covid-19”, nonostante l’allentamento annunciato.
Per quanto riguarda gli aeroporti, i passeggeri sono “incoraggiati” ma non obbligati “a osservare le misure di distanziamento nelle aree interne, anche in aeroporto, ove possibile. Ma gli operatori aeroportuali dovrebbero adottare un approccio pragmatico al riguardo: ad esempio, dovrebbero evitare di imporre requisiti di distanziamento se questi molto probabilmente dovessero portare a un collo di bottiglia.
Il direttore dell’Ecdc, Andrea Ammon ha dichiarato che, “sebbene i rischi permangano, abbiamo visto che gli interventi non farmaceutici e i vaccini hanno permesso alle nostre vite di tornare alla normalità. Sebbene l’uso obbligatorio della mascherina in tutte le situazioni non sia più raccomandato, è importante tenere presente che, insieme al distanziamento fisico e a una buona igiene delle mani, è uno dei metodi migliori per ridurre la trasmissione del virus”.
Anche in Italia, comunque, tempo pochi giorni e tutto tornerà come due anni fa, a zero restrizioni e l’enorme speranza di non dover mai più rivivere l’incubo.












