La crisi economica tira il freno, in città la freccia cambia, seppur di pochissimo, verso: da giù verso su. Colore “verde”, volendo fare un paragone con un grafico economico, che nei fatti ci sta tutto. Una lieve ripresa è quella che, per esempio, si registra nei tanti ristoranti che “da sempre” sono tra i marchi di fabbrica del rione portuale della Marina. Ma la coperta è corta: se da un lato aumentano i cagliaritani che scelgono di mangiare fuori a pranzo o a cena, dall’altro c’è l’immobilità dei prezzi dei menù. “Aumentarli significherebbe meno clienti”, questo il coro quasi unanime.
Franco Lai è il proprietario del ristorante Locanda Margherita, in via Sardegna, cuore pulsante del rione. Attività aperta cinque anni e mezzo fa, listino dei prezzi ritoccato solo due volte e “congelato” da circa due anni. “ La crisi non va via in un attimo, siamo ancora coinvolti, ma in prospettiva iniziamo a vedere la luce. I cagliaritani stanno ritornando a frequentare i ristoranti, ciò ci fa ben sperare per i prossimi nove mesi, prima della prossima stagione estiva”. Così, incrociando le dita – e non le posate, che “porta male” – meglio fare uno sforzo in più e non aumentare i prezzi. “Da noi sono bloccati ormai da due stagioni, è comunque un grande impegno perché tutto il resto aumenta. Spero che il territorio della Marina sia sempre più tutelato e vigilato da chi di dovere e che ci sia costanza nel far rispettare le regole”.










