E’ scattata la corsa contro il tempo per aggiustare i parametri e scongiurare il rischio che da lunedì prossimo la Sardegna finisca in zona gialla. Perché il sindaco di Cagliari, dove i contagi sono esplosi in tutta l’area metropolitana, l’ha detto molto chiaramente: questi sono numeri da zona rossa. Un allarme pesante, mitigato dalla constatazione della buona situazione negli ospedali ma, allo stesso tempo, preoccupante per come si potrà evolvere. Il governo è pronto a varare il nuovo decreto, quasi certamente entro domani, per definire le nuove regole: si passa in giallo o arancione o in rosso non più contando il numero dei positivi ma considerando la percentuale di riempimento dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive. Il ragionamento è chiaro: è inutile imporre restrizioni se gli ospedali sono vuoti o quasi. E dunque, sarà quello il primo indicatore. Grazie ai vaccini, infatti, anche se si contrae il virus è raro che si possa finire ricoverati, dunque chiudere tutto non sarebbe utile né razionale. Ma le regioni, che capeggiate dalla Sardegna hanno spinto moltissimo in questa direzione, non sono soddisfatte della proposta del governo, che vorrebbe far scattare il giallo con il 5% di ricoveri nelle intensive e il 10% nei reparti. Secondo l’assessore Nieddu l’ideale sarebbe tornare al 30% e 40%, come era nei momenti culmine del virus, ma non essendoci spiragli in questa direzione, gli assessori della Salute di tutta Italia hanno proposto al governo una mediazione, di tenere cioè le regioni in bianco fino a che le terapie intensive raggiungano il 20% di occupazione e i reparti il 30% (ieri gli assessori della Sanità di tutt’Italia avevano ipotizzato il 15% e 20%).
La palla passa ora al governo, che ha nelle mani il destino della stagione estiva: l’idea è quella di “tirare” almeno fino a ferragosto e poi a vedersi. Chiaro l’obiettivo: salvare estate ed economia turistica. Probabilmente a discapito della ripresa autunnale e del ritorno a scuola.
E se il governo dovesse litigare sui numeri e non chiudere entro domani, quando ci sarà il monitoraggio settimanale? La regione si è premunita, chiedendo di “congelare” la situazione attuale in attesa delle decisioni dalla capitale.












