Coronavirus, rientra l’allarme a Tempio: “Morti sospette? No. Tutti negativi”

La Assl di Olbia: “Nessuno delle morti denunciate dai sindaci è stata causata dal Coronavirus. E’ anche una paziente inizialmente positiva si è rivelata negativa ai test successivi”


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Nessun caso positivo. Rientra l’allarme lanciato dai sindaci dell’alta Gallura sull’ospedale Paolo Dettori di Tempio e dal vice Sindaco di Tempio Pausania, Gianni Addis, “che oltre a gettare un’ombra sull’andamento delle procedure di gestione dell’emergenza CoViD-19 al ” Paolo Dettori “, generano allarmismo tra la popolazione” ha denunciato la Direzione della Assl Olbia.
“In merito alla paziente ricoverata presso l’Unità Operativa di Medicina, si precisa che la donna, è risultata positiva al primo tampone per SARS-COV 2 e negativa ai successivi, pertanto è da considerarsi negativa”, scrive l’azienda sanitaria olbiese, “la paziente, così come da protocollo, è stata sin dall’inizio posta in isolamento; tutto il personale, medici, infermieri, tecnici, oss, personale impiegato nelle pulizie che effettua ciclicamente le sanificazione delle aree più a rischio della struttura, è doveroso precisarlo, utilizza rigorosamente i Dispositivi di protezione individuale (Dpi) nel rispetto delle procedure riguardanti la prevenzione della diffusione del virus.

In merito al personale dell’Unità operativa di Ortopedia entrato in contatto con un paziente Covid positivo, si deve invece precisare che è stato sottoposto a tampone faringeo, con esito negativo, mentre tutto il reparto è stato debitamente sanificato e solo dopo questo intervento ha potuto riprendere la sua attività.
Il personale, se non in quarantena o isolamento, è normale che possa transitare all’interno della struttura ospedaliera, ma lo fa sempre seguendo quelle che sono le procedure di contenimento della diffusione del virus e utilizzando i dispositivo di protezione.

Inoltre, sin dai primi di marzo, proprio nell’intento di limitare la circolazione del virus, la Assl di Olbia ha sospeso l’attivita’ ambulatoriale (6 marzo), per poi sospendere (15 marzo) gli accessi in ospedale ai parenti dei ricoverati: interventi volti alla tutela della salute della popolazione e degli stessi operatori sanitari e assunti per limitare la circolazione del virus.

Come più volte comunicato la Assl di Olbia ha avviato lo screening sul personale dell’Area, che si sta portando avanti partendo dalle aree più a rischio e interessando, di volta in volta, il personale che viene a contatto con sospetti Covid positivi.
Le attività di processazione dei tamponi, come da protocolli regionali, sono assegnate al Laboratorio di Virologia di Sassari e non dipendono in alcun modo dalla Assl.

In merito alle “morti sospette” si precisa che: – in un caso, il quadro clinico decisamente compromesso del paziente e i referti strumentali non riconducono in alcun modo ad una morte riconducibile ad una conseguenza da infezione da COVID-19, sul secondo paziente deceduto è stato eseguito il tampone, con esito negativo, relativamente al terzo paziente, non aveva una polmonite ed è deceduto per altra causa. Così come il paziente deceduto all’Hospice.


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