Benvenuti nell’albergo “senza stelle”, in viale Bonaria a Cagliari, che ospita i senzatetto. L’odore acre dell’urina si sente già a distanza di pochi metri dall’accampamento di fortuna, ricavato in quel pertugio, accanto alle porte sprangate dell’ex Cariplo, i cui uffici sono oramai dismessi da anni.
In quel vano scala totalmente buio la notte, ci sono trapunte e coperte, cartone e sporcizia: una infelice cartolina della città, che con i primi freddi e le temperature in picchiata, fa riemergere la triste e desolante situazione di chi vive nella povertà, “scollettando” fuori dai negozi e sui marciapiedi.
Sfortunatamente, chi dorme all’agghiaccio per le strade del capoluogo, sono decine di sardi e anche cittadini stranieri, aiutati dal lavoro incessante di altrettanti volontari e associazioni in giro durante le ore serali, tra questi anche il camper dell’assessorato ai Servizi Sociali del Comune, oltre che Caritas e Croce Rossa, gli “Angeli di Roberto”, Guardian Angels, City Angels e “Gli Angeli di Sardegna”. Ma è una piccola goccia nell’Oceano, chi soffre in solitudine è ancora lì, al solito posto, tra l’indifferenza generale.
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