“Sono contento dei dati di oggi, forse riusciamo a liberarci di questo virus – spiega a Radio CASTEDDU – per la riapertura attendiamo ancora, all’aperto ho 10 tavoli autorizzati ogni anno.
Non può bastare, ma già il fatto di poter aprire per noi è un passo in avanti. Quelle attuali sono regole comunque assurde e vedere, poi, tutta quella gente in piazza per festeggiare lo scudetto, e noi poveri ristoratori ancora chiusi, da un po’ fastidio”. Insomma: “Se non si muore di virus, si muore di fame. Noi abbiamo dei protocolli che abbiamo sempre rispettato e, dalle aperture in zona gialla dal primo giugno, questi diventeranno ancora più stringenti perché prevedono non più metro di distanza ma addirittura due e questo distruggerà tutti i piccoli locali. In una sala interna come la mia ci saranno 16/18 coperti e non è possibile sostenere qualsiasi spesa così”.
Risentite qui l’intervista a Claudio Mura del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu https://www.facebook.com/castedduonline/videos/977465283065044/e scaricate gratuitamente l’APP di RADIO CASTEDDU









