Christian Solinas è il nuovo governatore della Sardegna: l’Isola “sorride” a Salvini, vince il centrodestra. Con metà delle sezioni scrutinate (933 su 1840) il leader del Psd’Az ha il 47,16 per cento, mentre Massimo Zedda del centrosinistra si ferma al 33,61 e Francesco Desogus del M5S all’11,21. Un trionfo dunque per il centrodestra sardo, quasi un sardo su due ha votato Solinas, quello che Zedda sino al giorno prima definiva “il candidato senza volto”: E che invece si è palesato nello spoglio diventando un incubo per il sindaco di Cagliari, che conosce la sua vera prima netta sconfitta elettorale, pur ottenendo un buon successo personale nell’anno della grande crisi del Pd nazionale. Ma in pochi soprattutto dopo gli exit poll di ieri sera si aspettavano un divario così netto: altro che testa a testa, i punti di distacco sono 14 e quello di Solinas è un successo nettissimo. Pesano sicuramente sul ko di Zedda il malcontento per la riforma sanitaria della giunta Pigliaru e in generale di alcune politiche regionali della Giunta uscente. Anche il Movimento 5 Stelle va incontro a un risultato deludente, soprattutto se rapportato al 42 per cento in Sardegna delle Politiche del 4 marzo.
Ma il dato politico più importante riguarda Salvini e la Lega, che vince anche in Sardegna dimostrando il trend nazionale che vede il sorpasso nei sondaggi rispetto al M5S. Salvini conquista anche la Sardegna con il suo candidato nato dalla “fusione” con i sardisti: appena qualche anno fa sarebbe stata letteralmente impensabile la vittoria della Lega in Sardegna. E Salvini qui si giocava molto, anche sul famoso ballo del voto disgiunto che alla fine non ha inciso più di tanto sull’exploit di Solinas. L’effetto Zedda dunque non è bastato, ora la Sardegna ha deciso di cambiare.










