Confusione totale nel centrodestra per la scelta del candidato presidente alle elezioni regionali del 25 febbraio. Dopo il blitz di Fratelli d’Italia che ha portato all’indicazione del sindaco di Cagliari Truzzu come candidato, e dopo lo strappo di Lega, che punta al bis di Solinas, e del Psd’Az, Roma frena. E non mette il sigillo finale e ufficiale alla candidatura di Truzzu, rimandando alla fine della settimana la scelta del candidato unitario del centrodestra. “A livello territoriale, in Sardegna, noi vogliamo tenere unita la coalizione di centrodestra, poi ci sono riunioni in corso, le scadenze che incombono, ma sono tutti fattori che valgono per ogni coalizione, infatti, anche a sinistra la discussione ancora é aperta. Ma di una cosa siamo certi: avremo un’unica candidatura”, dice.
Pur continuando a ripetere che il suo candidato è Solinas, il leader della Lega mette sempre contestualmente in chiaro che l’unità del centrodestra è irrinunciabile: due posizioni incompatibili, visto che il bis di Solinas lo vogliono solo Lega e Psd’Az, di cui Solinas è segretario. Ma anche quella di Truzzu è una candidatura divisiva, osteggiata proprio dall’uscente Solinas e da Salvini. Intanto, mentre la Meloni tace, si fa strada una nuova ipotesi. Quella che il Partito sardo d’Azione cambi rotta, molli Solinas o lo metta nelle condizioni di mollare, e decida di sostenere Soru nel nome della coalizione sardista, tornando nell’area di centrosinistra dove è nato.
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