Sappiamo tutti che la prima colazione degli italiani al bar è composta da cappuccino e croissant. Secondo l ultimo rapporto FIPE sarebbero 18 milioni gli italiani che ogni giorno al bar consumano questi prodotti. Mentre ancora in pochi sanno quante calorie in media ha questa gustosa prima colazione : Cappuccino tazza media da bar latte parz scremato 130 g 65 kcal 3,38 P 5,07 G 3,64 L Croissant vuoto peso medio 60 g 215 kcal 4,98 P 22,80 G 12,18 L
Ma Vi siete mai chiesti da dove arrivano i famigerati cappuccino e croissant? Probabilmente no. Quasi sicuramente credete di saperlo molto bene: croissant dalla Francia e cappuccino dall’Italia. E invece no. Nel 1683 Vienna era assediata dai turchi ottomani che dopo 150 anni di tentativi, ancora provavano a conquistarla. Il Gran Visir Mehmet Pascià ordinò ai suoi 140.000 turchi di scavare durante la notte delle gallerie sotterranee e di farle esplodere in modo da far cadere le fondamenta delle mura di cinta della città, solo che non pensò al piccolo inconveniente del rumore, che naturalmente fu udito dai fornai (unici a lavorare di notte) che lanciarono l’allarme e sventarono l’attacco. Questo segnò la fine, per Solimano il Magnifico, dei sogni di gloria nutriti verso Vienna e nel settembre dello stesso anno i turchi furono rovinosamente sconfitti anche grazie al re di Polonia, Giovanni III. Proprio Giovanni III ordinò ai suoi pasticceri un dolce adatto a festeggiare la vittoria ed essi inventarono l’odierno croissant a forma di mezzaluna (proprio come quella sulla bandiera turca di allora e di oggi): mangiare la mezzaluna significava simbolicamente mangiare i turchi. Nello stesso anno e nella stesa città, subito dopo la vittoria “europea”, c’era da spartirsi il bottino abbandonato dai fuggitivi. Molti sacchi di caffè furono sparsi in giro per Vienna e il signor Georg Michaelowitz se ne appropriò aprendo il primissimo Caffè di Vienna. Nel suo locale arrivò un giorno Marco d’Aviano, frate cappuccino che ordinò incuriosito la bevanda orientale. Il frate la sorseggiò e la trovò schifosamente aspra, tanto da non riuscire a berla (delicato) e chiese così un po’ di latte. Allungando il caffè nero con il latte, ottenne una bevanda ben più piacevole: essa venne chiamata cappuccino perché il colore richiamava quello del saio di frate Marco, beato inventore della famosissimacolazione all’italiana.













