Sos disperato quello di Alessandra Mazzi, 37 anni, disabile, che vive in una casa piena di muffa: “Soffro di asma, ho perso parte dell’arredamento a causa dell’umidità presente nelle camere e in bagno, attendo ancora di trovare un alloggio più confortevole”.
La vita non è stata clemente con Alessandra, lotta contro una disabilità permanente che le impone delle limitazioni ma la forza di combattere non le manca: “Vivo da sola, sono aiutata qualche ora al giorno dalle assistenti ma, per il resto, provvedo da me. Per problemi di salute avrei bisogno di vivere in un’abitazione senza la muffa, ma, sinora, niente è cambiato”. Da settimane chiede che venga aiutata a reperire un altro appartamento: il comune l’assiste e la sua amministratrice di sostegno aveva spiegato, a fine febbraio a Casteddu Online, che Alessandra “non ha bisogno di cibo o vestiti, ha anche il telefono e i beni di prima necessità. Vive normalmente e ci preoccupiamo, con servizi sociali e tribunale, di farle avere tutto ciò di cui necessita. La casa è in affitto, c’è muffa ma non è il periodo per tinteggiare, è meglio attendere la primavera”.
La donna abita in un piccolo appartamento “in via Milano 22, al piano terra” e i soldi di pensione di invalidità e accompagnamento che percepisce “volano” tra affitto e bollette. “Mi hanno operata a sette anni, per la prima volta, all’ipofisi. Ho la gamba sinistra paralizzata, devo sempre usare un bastone, oltre a un accorciamento del tendine di Achille e due dita del piede chiuse in seguito a un intervento chirurgico che non è andato come sperato ma sono disposta anche a fare qualche lavoretto. Mi hanno proposto una sistemazione presso una struttura ma io preferirei proseguire la mia vita in uno spazio autonomo. Ciò che chiedo è solo di avere una sistemazione dove non vi sia così tanta muffa nelle pareti”.












