Da mesi vanno avanti i lavori da parte del consorzio che ha rimodulato le imperfezioni e consentito di creare e rinforzare le barriere per contenere le calamità naturali. Svuotati, ripuliti dai detriti verranno anche privati della vegetazione infestante: un restyling a 360°, insomma. A fare il punto della situazione il consigliere di maggioranza Franco Magi: “La nostra comunità avrà a breve i due meravigliosi laghi. Tutti siamo concentrati sul lago “grande”, i cui lavori di messa in sicurezza si concluderanno entro pochi mesi. Ma anche il lago “piccolo” tornerà a splendere, ed il Consorzio di Bonifica ha già effettuato i lavori di ripristino dello sbarramento. La diga in conci e malta è più antica della diga in terra, si apprende infatti dai documenti che il progetto a cura dell’Ing. Tommaso Tommaselli risalga al 1947, e che la proprietà era della signora Maria Teresa Saggiante, vedova Leone. La diga fu interessata, dopo la costruzione, da opere di sovralzo o sopraelevazione con muretto in calcestruzzo nel 1958 il cui progetto fu redatto dall’Ing. Mario Cappa, questo muretto non esiste più, ed il Consorzio ha ripristinato la conformazione originaria. Oggi il lago è poco più di una pozzanghera, infestato da essenze che ne impediscono la veduta. Anche in questo caso saranno da eradicare tutte le essenze infestanti al fine di restituire integra la straordinaria bellezza paesaggistica ed ambientale dell’ingresso di Poggio dei Pini”.
Per il lago grande stessa strada: è pronto per essere riempito e tra qualche mese è prevista la conclusione dei lavori. Le opere sono quelle di rifacimento del canale scolmatore e di messa in sicurezza del corpo diga, “il nostro lago riacquisterà il suo fascino e la sua bellezza”.
Nelle precedenti settimane sono state portate via decine di migliaia di metri cubi di detriti, motivo per il quale l’invaso potrà fin d’ora cominciare ad essere riempito, ed il suo livello sarà controllato attraverso lo scarico di fondo. Nel contempo si provvederà a realizzare lo sfioratore “a becco d’anatra”, i cui lavori sono già a buon punto. Resteranno soltanto da eradicare tutti gli eucaliptus infestanti che insistono nel perimetro del lago, che inibiscono la fruizione visiva dello stesso dalla strada e dal sentiero lungo lago, nonché da realizzare il ponticello pedonale indispensabile per rompere l’isolamento del rione di Pauliara, rendendo transitabile ai pedoni il colmo della diga in terra. “Uno straordinario risultato reso possibile dalla correttezza della Stazione appaltanti, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, che da subito ha collaborato con cittadini ed istituzioni, e dalla serietà di un’impresa appaltatrice che ha lavorato sodo e senza interruzioni”.
Un ponte pedonale per consentire a tutti di fruire della bellezza del lago, “come è sempre stato prima del tragico evento alluvionale epocale del 2008”, una moltitudine di interventi che puntano alla messa in sicurezza, soprattutto, del luogo.
Intanto non si placano le preoccupazioni per gli abitanti a due zampe, le oche, padrone incontrastate dei laghi, soffrono da tempo per la privazioni del loro habitat. Cibo e acqua sono garantiti dai residenti che non nascondono i malumori. Un maggior occhio di riguardo anche per loro, in sintesi, è stata l’osservazione: si auspica quindi che presto possano riprendere possesso dei laghi e ripopolare quei due specchi d’acqua tanto amati dai capoterresi.












