Doppiette scatenate il weekend appena trascorso, puntate verso gli animali, hanno, però, colpito bersagli che non dovevano: a Sedilo un cinquantottenne è deceduto, sabato, nel primo giorno di caccia al cinghiale: la Procura ha deciso di sequestrare le armi di tutti i compagni di caccia di Filippo Vidili, oristanese, morto a causa di una fucilata fatale. A Perdasdefogu è stato un uomo di 64 anni a essere colpito da una fucilata per errore, nel sassarese un quarantatreenne è stato travolto da un masso e a Laconi un uomo è rimasto ferito al volto con il proprio fucile. Incidenti gravi che hanno sottolineato come la prudenza sia essenziale per la salvaguardia della propria sicurezza e quella dei compagni di battuta.
A Capoterra la compagnia Masoni Ollastu ha catturato un grosso cinghiale al quale da tempo davano la caccia: “Dopo 3 anni siamo riusciti a toglierti la corona. Hai combattuto davvero tanto con forza e imponenza.
Ma sbagliavi solo una cosa grande re, facevi sempre lo stesso gioco e una volta che abbiamo capito eccoci qua” ha scritto pubblicamente la società.