Hanno lavorato senza sosta ieri per lo spiaggiamento di un capodoglio di circa 6 metri gli uomini della Capitaneria di Porto, il gruppo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Carabinieri, Comune di Arzachena e i volontari SEA ME Sardinia.
“Da domani i veterinari dell’IZS di Sassari e dell’Università Padova inizieranno a lavorare per capire le cause di questo spiaggiamento, che ancora sono ignote – spiegano dall’associazione Onlus dedicata alla tutela e conservazione del mare e delle sue risorse, con particolare attenzione ai cetacei. Stiamo cercando di sensibilizzare tutti gli enti pubblici e privati del territorio della Gallura ad aiutarci a preservare lo scheletro ed esperlo. Sarebbe davvero un peccato se questo cetaceo andasse perduto, perdendo anche l’opportunità, per tutto il territorio, di conoscere la sua storia, i problemi a cui la popolazione di capodogli e degli altri cetacei va incontro, e le minacce, tra cui il grande problema delle plastiche, che questi animali ingeriscono. Un’opportunità per sempre, che per generazioni rimarrebbe fruibile, per sensibilizzare sul rispetto del mare e della natura. Vorremmo lanciare una campagna per dargli un nome e adottare questo povero animale, che vivrebbe, come scheletro, ma porterebbe un messaggio e un monito per tutte le nostre azioni future.”











