Alla fine era inevitabile. La rivoluzione del porta a porta a Quartu Sant’Elena continua a portarsi dietro, in questo periodo, tante polemiche. La De Vizia ha già spedito tutti gli avvisi nelle cassette delle lettere dei quartesi e, in parte, ha già consegnato i nuovi mastelli, utili per poter essere conteggiati nella nuova tariffa puntuale studiata dall’amministrazione comunale: si spende solo per la spazzatura che si produce, ma se tutto va bene solo dal 2023. E le critiche non mancano. Il consigliere del Psd’Az, Tonio Pani, le elenca una per una: “Bisogna aspettare in casa dalle 8 alle venti per la consegna dei mastelli, se non ci sei è peggio per te. Poi, sarà necessario andare sino a Sa Serrixedda e mettersi in fila per restituire i vecchi mastelli. E se provi a chiamare al numero indicato è inutile, perchè rispondono ‘a babbo morto'”, denuncia Pani. “Purtroppo ho ricevuto tante segnalazioni, soprattutto da anziani, che si lamentano perchè saranno costretti a dover andare all’ecocentro comunale per rendere i vecchi bidoni e fare lunghe file. Complimenti per il servizio, pagato profumatamente con i nostri soldi”. Pani rincara la dose: “È proprio impossibile prevedere il ritiro dei vecchi mastelli nello stesso momento in cui, gli addetti della De Vizia, portano quelli nuovi?”.
Una soluzione al momento non prevista: “Ed è uno sbaglio, perchè a volte basta utilizzare la logica per evitare disagi alla popolazione, soprattutto chi ha una certa età e non guida più l’auto e non ha nessuno che possa dargli un passaggio con l’automobile dovrà anche fare molti chilometri con, sottobraccio, i vecchi contenitori della spazzatura. Un’assurdità, molti li abbandoneranno in mezzo alle strade. È anche molto grave che la banca dati consegnata dal Comune a De Vizia non è aggiornata. Tanta gente che paga regolarmente anche da decenni non è censita”.











