Una saga familiare al veleno, figlia contro padre e una serie di attacchi consumati non solo sui social. L’ultimo capitolo della guerra dei Soru è di oggi. E vede protagonista Camilla, consigliera comunale dem.
“Chi tira i fili della politica sarda sono tutti uomini vicini ai 70 anni. le decisioni sono tutte prese da una vecchia classe dirigente maschile, che nessuno vuole rottamare ma che dovrebbe capire che il mondo è cambiato e ha bisogno di cervelli e persone nuove”, dice Camilla intervenendo a “L’Attimo fuggente” su Giornale Radio, tornando a parlare della guerra senza esclusione di colpi da tempo intrapresa con suo padre. In Sardegna, dove si vota per le regionali a febbraio, il centrosinistra è spaccato: pd, ma non al completo, e 5 stelle con altre liste sostengono Alessandra Todde. Camilla, consigliere comunale dem, è dalla parte di Todde, come ha più volte ribadito pubblicamente.
Ma contro la Todde è sceso in campo proprio Renato Soru, contestando l’imposizione romana per la necessità di equilibri politici fra pd e 5 stelle che non riguardano in alcun modo la Sardegna, e ricandidandosi governatore. Soru è appoggiato dai Progressisti, dal suo Progetto Sardegna e da altre liste. “Mio padre non sta soffrendo per le mie parole, è in trance agonistica. Ci siamo parlati, gli ho spiegato le mie ragioni che erano perfino le sue prima che decidesse di candidarsi: a febbraio per lui la Todde era la candidata migliore. Poi qualcosa è cambiato”. E ancora: “Spero che con la stessa irrazionalità con cui questo viaggio è iniziato possa interrompersi bruscamente: potrebbe fare anche un improvviso passo indietro altrettanto poco lineare”. “Mio padre parla come se non avesse mai fatto politica fino all’altro ieri. Ma lui ha abbandonato un percorso, non ha fatto opposizione in questi anni di governo di centrodestra. Io diffido sempre da chi si sveglia soltanto nelle fasi pre-elettorali, perché c’è qualcosa che non torna se il fuoco sacro per la politica ti si accende soltanto quando c’è un ruolo apicale disponibile da prendere”, conclude Camilla Soru.












