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Dietrofront dell’ultimo minuto di Solinas, governatore della Sardegna e segretario del partito sardo d’azione: dopo aver sollevato polveroni attraverso il presidente dei sardisti Antonio Moro che ha annunciato battaglia e strappi se il candidato alla presidenza della regione non sarà Solinas, entrambi – Solinas e Moro – sono andati al tavolo di coalizione convocato da Fratelli d’Italia. In buon’ordine, dopo l’intervento di Salvini che sostiene sì Solinas ma non a costo di rompere un’alleanza, quella con Fratelli d’Italia, che al momento a lui può portare solo vantaggi.
E così, dopo aver annunciato sfracelli e corse in solitaria con la bandiera dei 4 mori alla riconquista di villa Devoto, i sardisti sono rientrati nei ranghi. Nessuno si aspettava che oggi sarebbero stati presenti al tavolo. Ma dice Solinas, “non ci assumeremo la responsabilità di spaccare la coalizione, siamo il partito più antico e con una storia”. Fratelli d’Italia, con la coordinatrice Antonella Zedda, tira dritto: non ci sono le condizioni per ricandidare Solinas. Forza Italia, al tavolo il coordinatore Ugo Cappellacci, la pensa allo stesso modo, e forse potrebbe ancora spuntare la candidatura anche se tutto, al momento, fa pensare che il prescelto sarà un esponente di fratelli d’Italia: un politico, come ha chiesto la premier Meloni, che governi l’isola secondo le indicazioni e i principi del partito.