Sono le 21,05 del sabato sera cagliaritano: nella via Roma totalmente al buio e devastata dai cantieri, migliaia di cagliaritani restano intrappolati per oltre un’ora alla disperata ricerca di raggiungere il semaforo. Altre centinaia si mettono in fila al parcheggio della Stazione, ma il posteggio è un’utopia. Cene saltate, tavoli disdetti, ristoratori disperati in una Marina che si sente in ostaggio. Incidenti sfiorati, un serpentone lunghissimo che intasa anche viale Colombo, che nel frattempo è del tutto priva di lampioni funzionanti con auto parcheggiate alla rinfusa. Altro che movida, il popolo del sabato sera è paralizzato e i commercianti sono in agonia. Nel cantiere di via Roma sguazzano blatte e topi a poca distanza dalle cucine dei locali. E soprattutto al di là delle rassicurazioni del sorridente sindaco Paolo Truzzu, le opere vanno al rallenty e sono state realizzate tutte insieme, in una città aperta dappertutto che somiglia a Beirut.
Viale Trieste è ko e i residenti per protestare contro il sindaco e l’assessore al traffico Mereu hanno portato in piazza anche le galline. Via Dante è una voragine delimitata da semplici paletti pericolosissima di giorno e di notte. Poi c’è via Cadello e presto ci saranno i lavori a Marina Piccola dove già sono stati resi off limits numerosi parcheggi. Ma via Roma sembra davvero il far west: sapete in che condizioni è piazza Matteotti la sera, uno dei punti più pericolosi della città? Completamente al buio, qualunque rapinatore potrebbe agire indisturbato. Vigili urbani? Neanche uno. Non a caso l’ultimo pestaggio è avvenuto in via Roma dove le tende del cantiere accanto ai portici sembrano un rifugio perfetto per i malviventi. Ormai nessun cagliaritano si fida di girare da solo tra la strada del porto e piazza del Carmine: il centrodestra che governa la città, che avrebbe dovuto garantire almeno sicurezza, ha totalmente fallito su viabilità e ordine pubblico. Basti pensare alle enormi bande di ragazzini ubriachi che circolano indisturbati nel quartiere della Marina dove chi vive e lavora adesso ha davvero paura, e alla rabbia si aggiungono gli incassi mancati. Si vocifera persino di chiusure di locali eccellenti. Era diventato quasi un rione gioiello, ora si torna indietro di decenni.
Cosa sta succedendo? Che le ultime due giunte comunali hanno provato a rendere la vita impossibile agli automobilisti, eliminando parcheggi da tutte le strade. Senza pensare che il vero traffico arriva dall’hinterland, dove i mezzi specie quelli notturni non funzionano. E comunque sembra quasi impossibile cambiare la mentalità del cagliaritano: vuole arrivare in auto dappertutto, e lo farà probabilmente anche quando dulcis in fundo sarà attiva anche la famigerata metropolitana in via Roma. Metropolitana che intanto è scomparsa, inghiottita da infiniti lavori in corso, sempre più lenti e disperanti. Lavori in viale San Vincenzo, lavori in viale Buoncammino.
E’ vero che i fondi del Pnnr andavano spesi subito, è vero che Truzzu ha bisogno di visibilità e la Meloni lo vorrebbe persino presidente della Regione, ma girare per Cagliari adesso è un pericolo costante, tra buche e transenne in ogni zona. E altre vie importanti completamente dimenticate, come viale Sant’Avendrace dove si paga il dazio di un progetto clamorosamente sbagliato: un cantiere di oltre un anno che ha fatto chiudere negozi e ristoranti, salvo poi scoprire che il senso unico sarebbe stato troppo stretto per fare passare gli autobus. Intanto stanno per essere trasferiti centinaia di operatori del mercato di San Benedetto, che dovranno stravolgere i box portandoli accanto al teatro Lirico, in uno strano mix tra l’odore del pesce e gli show del Lirico.
La protesta è diventata anche politica. Ieri notte la deputata Francesca Ghirra è intervenuta così: “Bello tornare a #Cagliari e trovare #viaRoma C O M P L E T A M E N T E al #buio”. Tra i suoi follower non mancano i commenti al veleno: “Francesca fosse solo il buio il problema di via Roma
.. povera la nostra città , un gioiello abbandonato”, commenta Benedetta Serafini.
“Fosse solo via Roma, andiamo un po’ più su e voilà viale Trieste un incubo e se parliamo di buio viale buoncammino nel tratto degli infiniti lavori bisogna accendere gli abbaglianti.. E la metropolitana muta…”, si lamenta Luisa Pala. Anna Rosa Zedda aggiunge: “È tutta la città al buio o con luci flebili che ricordano le lampade a petrolio dei primi del novecento. Io, quando la sera mi trovo a camminare in certe strade, non mi sento per niente sicura”. Sergio Seruis mette il dito sulla piaga: “Se provi ad attraversare in via Roma fronte arst rischi la morte visto che non c é un attraversamento pedonale. Sta diventando impossibile muoversi a Cagliari”, commenta. Il dibattito è aperto, anche tra i lettori di Casteddu Online: come vi sembra la Cagliari di Paolo Truzzu? Che nel frattempo dispensa sorrisi davanti ai cantieri dove gli operai lavorano al ritmo di una moviola con tempi che si allungano sempre di più.









