di Giulio Murgia, pediatra oncologo
Nel febbraio 1980 ero un giovane studente in medicina. Ero nel reparto di isolamento della clinica Macciotta di Cagliari quando arrivò un bellissimo bambino di 2 anni con il morbillo che presentava una broncopolmonite che lo portò a morte in poche ore. Gli feci per 20 minuti il massaggio cardiaco ma mi mori tra le mani. Chi è un vecchio pediatra come me ricorda quanti bambini morivano per morbillo di solito per complicanze intestinali che li portavano alla completa disidratazione. E ricordano che avevamo il record italiano di PESS , una panencefalite spastica complicanza anch’essa del virus morbilloso.
Tutto questo è stato sconfitto in Sardegna e nel resto del mondo occidentale. Ma rischiamo che si ripresenti nei prossimi anni a causa della mancata vaccinazione dei nuovi nati dovuto al fatto che i genitori hanno creduto alle false notizie messe in giro da una banda di assassini in rete sull’eventuale relazione tra vaccino e autismo: un nesso totalmente inventato come dimostrano le migliaia di pubblicazioni scientifiche.
Intanto in Africa i bambini continuano a morire di morbillo e i genitori darebbero la loro vita per poterli vaccinare. Al rispetto che provo per tutti questi bambini e per i loro disperati genitori devo il mio impegno contro questi assassini, fino al mio ultimo giorno e la mia decisione di cancellare dalle mie amicizie chiunque condivida le balle di questi pezzi di merda assassini.













