Cagliari “Su Siccu” palcoscenico dei ricci.Venticello da levante e tanta voglia di ricci.Tutto esaurito a “Su Siccu” , lunghe attese per un tavolo. Sono molti i clienti abituali ad occupare i tavoli per una mangiata di ricci un pezzo di pane e un buon bicchiere di vino in compagnia di qualche amico. Ma adesso andiamo a conoscerlo meglio per capire meglio cosa stiamo mangiando. Il riccio ha un gusto particolare “agrodolce” : Il riccio di mare utilizzato nell’alimentazione umana è un invertebrato marino e appartenente alla Specie “Paracentrotus lividus” Di questo riccio di mare si consumano le uova (piccolissime, raggruppate a stella e di colore giallo-arancione), che l’echinoderma produce in quantità variabili a seconda della stagione e del ciclo lunare. La preparazione d’eccellenza del riccio di mare è “la crudità”, mangiando le uova direttamente nell’animale spaccato o aggiungendole fresche negli spaghetti. Il riccio di mare ha un apporto energetico piuttosto limitato, probabilmente intorno alle 100-110kcal/100g, un ottimo quantitativo di proteine ad alto valore biologico e di grassi essenziali, ma anche un elevato contenuto di colesterolo ,Vitamine e Sali minerali sono presumibilmente contenuti in percentuali più che buone. Quindi ricci si ma senza esagerare.
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