di Marcello Roberto Marchi
Avete fatto bene ad ascoltare gli abitanti di Via Castelli e giustamente è stato studiato e deciso un diverso percorso del Bus n.20, per dare risposta alle loro esigenze di mobilità.
Comune e CTM dovrebbero avere eguale sensibilità e attenzione nei confronti degli abitanti del Corso Vittorio Emanuele e dell’intero Quartiere di Stampace che da anni rivendicano il ritorno del Bus nel Corso, tagliati fuori come sono stati, soprattutto gli anziani e le persone con problemi fisici di varia natura, dalla possibilità di fruire in maniera semplice di altri servizi pubblici essenziali dislocati in varie parti periferiche della Città.
Comune e CTM dovrebbero ripristinare un minimo di servizio pubblico con un minibus elettrico da Piazza Yenne a Via Simeto, per esempio, dove è stato trasferito l’Ufficio di Poste Italiane per il ritiro delle raccomandate inesitate. C’è anche il parere favorevole della Soprintendenza archeologica. Non si venga a dire il contrario, come hanno fatto anche recentemente il Sindaco e il Vice Sindaco, dal momento che tale parere favorevole è possibile leggerlo a chiare lettere nella Delibera della Giunta Municipale dell’aprile 2016, nella quale viene testualmente scritto, tra virgolette e in carattere corsivo neretto, che potrebbe essere consentito, tra l’altro, il transito di “mezzi della categoria M 1, ovvero con otto posti a sedere”.
Invece di far proprio tale parere della Soprintendenza, il Sindaco e la sua Giunta hanno deciso di vietare il transito ai Bus del CTM privando la generalità degli utenti di un servizio pubblico indispensabile, anche per evitare di tagliare in due la Città, come purtroppo è avvenuto. Il Sindaco e la Giunta hanno,invece, deliberato, tra l’altro, di consentire il transito delle auto solo ai residenti del primo tratto per utilizzare i propri parcheggi interni, come giusto che fosse. Così però, nel contempo, si è voluta consumare una vera e propria discriminazione a danno di chi tale privilegio non ha.
Se il transito giornaliero di mezzi leggeri, come le auto dei residenti del primo tratto del Corso non creano danni alla nuova pavimentazione perchè dovrebbero causarne i minibus elettrici del CTM, quelli appunto della Categoria fino a M 1 come è scritto nel parere della Soprintendenza, che potrebbero garantire un minimo di mobilità a chi non vive nei palazzi dotati di posti auto ?
Auspico che il Sindaco e la Giunta ci ripensino, ma auspico anche che i Consiglieri comunali che abitano nella zona abbiano almeno un minimo di coraggio per far sentire la propria voce a Palazzo Bacaredda e al CTM per avere quella risposta positiva che tutti i residenti meritano.
O dovrebbero fare una nuova rivoluzione di Palabanda ?












