Gli incendiari delle auto? “Li prenderemo. Ma è necessario capire perché avvengono certi eventi, comprendere cosa ci sia dietro, quale strategia adottino e se una eventuale strategia esista nella testa degli incendiari”. Parole di Vito Danilo Gagliardi, questore di Cagliari che descrive il capoluogo sardo come una “città tranquilla dal punto di vista della sicurezza, dell’ordine pubblico, monitorata dal punto di vista dell’antiterrorismo e con fenomeni di criminalità non certo allarmanti”.
“Di recente, a una signora che lamentava Cagliari come città insicura per via di due scippi avvenuti nell’arco di una giornata – prosegue il questore – ho risposto cosa vuole che sia, per una città come Cagliari?”. “Ovviamente – precisa il questore – non significa che la Polizia sia assente, significa che certi fatti avvengono, purtroppo, qui è comunque meno che da altre parti. Noi – prosegue Gagliardi – interverremo come sempre con le dovute azioni di Polizia. Si badi: Cagliari è tra i capoluoghi italiani più sicuri e più tranquilli”. A preoccupare il questore è comunque l’escalation degli incendiari di auto. A volte anche una decina in una notte sola. “Non so darmi una spiegazione. Però ci siamo. Basti pensare che una volta sono stati gli agenti della volante a spegnere le fiamme usando l’estintore in dotazione nelle auto della Polizia”.
Insomma, il fenomeno della “banda della diavolina” (sempre che sia una banda), che da mesi si diverte ad appiccare il fuoco sulle auto parcheggiate in varie zone della città, è sotto la lente della Polizia. Sorge spontaneo chiederci se la stessa sia composta da più persone che agiscono incendiando le autovetture. Oppure se si tratterà di un solo individuo? Nel dubbio, la Polizia è al lavoro e auspica anche la collaborazione dei cittadini. “I sardi sono persone molto attente. Non abbasseremo la guardia – assicura il numero uno della questura di via Amat – e quando li beccheremo, e lo faremo, verranno puniti in modo esemplare – conclude Gagliardi specificando che – l’anno prossimo ci riserverà grandi soddisfazioni”.
Marcello Polastri









