Sono 45, un numero che potrebbe sembrare basso ma che viene “viziato” da una, purtroppo sempre più frequente, rotazione. È il totale dei senzatetto che, in pieno autunno, stanno trascorrendo all’addiaccio le notti a Cagliari. Giovani, anche quarantenni, sia italiani sia stranieri, aiutati dagli “Amici della strada Sardegna”, un nutrito gruppo gruppo di volontari capeggiati da Roberto Carrus e coordinati, da mesi, con la Caritas. “In via Dante e in piazza San Saturnino, all’ex Cariplo e in viale Bonaria, sino ad arrivare alla stazione dei treni di piazza Matteotti e affianco all’area di via San Paolo dove sono stati fatti sgomberare alcuni sardi e Rom. La lista purtroppo è lunga”, spiega Carrus. “Alcuni volti sono nuovi, l’età media oscilla tra i 35 e i 40 anni, soprattutto uomini che hanno perso il lavoro per colpa del Covid”. Dalle venti a mezzanotte, ma a volte anche sino a notte fonda, Carrus e gli altri volontari raggiungono i poveri per donargli cibo e coperte: “Ce ne stanno donando tante, ringraziamo di cuore perché, con le temperature in netto calo, sono fondamentali”.
E, nelle ultime settimane, i volontari hanno aggiunto ore alla loro opera: “Li stiamo portando a vaccinarsi nell’hub di Quartu. Già in dieci hanno deciso di proteggersi dal virus, prima sono stati accompagnati dalle suore per potersi lavare. Noi ci siamo ogni giorno e ogni notte”, ricorda Roberto Carrus, “non possiamo assolutamente girare lo sguardo dall’altra parte, in città ci sono troppi poveri che devono essere aiutati”.












