Gioiellerie, ristoranti, sale scommesse, ma anche abbigliamento. Sono decine i negozi spariti, negli ultimi tre anni, in via Dante e viale Sant’Avendrace. Decine di serrande abbassate, ovviamente sono di più nella strada che va da piazza Giovanni XXIII sino ai campi da calcio dell’Ossigeno. Lì sono scomparse due panetterie, tre rivendite di frutta e verdura, una orologeria-gioielleria, almeno due negozi di artigianato, un paio di pizzetterie e di bar. La lista sarebbe più lunga, tra subentri e cessioni si sono dovuti leccare le ferite anche titolari di profumerie e di gelaterie. Ciò che sorprende, in una strada finita poi nel vortice dei cantieri, è che i cartelli di affitto o vendita scarseggiano. C’è chi propone 60 metri quadri a meno di centomila euro e chi quasi va al raddoppio per quasi il triplo dei metri quadri, ma restano annunci a vuoto. E spuntano anche proposte di affitto o vendita per locali ancora aperti: un segno che forse gli affari non stanno andando bene.
Nel viale Sant’Avendrace, dove i lavori del Comune sono stati interrotti, lasciando macerie e polvere, hanno chiuso una trattoria, nel 2021, una sala scommesse (caso raro, ma capita anche questo a Cagliari), un negozio di biciclette, un bar e una banca. In quest’ultimo caso, affittasi o vendesi non fa differenza: la ricerca va avanti, senza successo, da qualche anno. E la zona dei portici del viale, con le nuove chiusure, diventa sempre più buia.









