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Il primo volo dalla Milano “liberata” dai vincoli atterra ad Elmas alle 13:10, in anticipo sulla tabella di marcia di un quarto d’ora. A bordo sessanta persone, tra loro c’è chi vive da tempo nel capoluogo lombardo e chi c’è passato di sfuggita dopo essere arrivato da un’altra città. Nessun modulo, nessun permesso, nessun limite se non quello della misurazione della temperatura corporea sia alla partenza sia all’arrivo. Pochi conoscono già il questionario-certificazione obbligatoria preparata dalla Regione, che sarà valida solo da domani. Sopratutto, nessun turista straniero. C’è chi è venuto nell’Isola per motivi di lavoro, come nel caso di due uomini che devono visionare dei terreni, chi per riabbracciare dopo mesi i genitori e chi, dopo aver soggiornato dai figli, torna nella propria abitazione. E i turisti, se così si possono definire, sono alcuni sardi che sono riusciti ad avere una settimana di ferie e, solo un paio di giorni fa, hanno acquistato il biglietto per arrivare sin dal primo giorno utile.
Capitolo test? Qualcuno l’ha fatto volontariamente mentre era ancora a Milano, circa due settimane fa, un giovane l’ha eseguito in “automatico” perché era obbligatorio per poter lavorare in questa o quell’azienda, ma c’è anche chi non l’ha fatto. Agli arrivi, tutti con la mascherina e più di un passeggero, anche, con i guanti. Le loro storie si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito www.castedduonline.it