I salti di gioia non li fanno, poi magari nel 2026 saranno i primi a complimentarsi per il nuovo mercato civico di San Benedetto. Intanto, però, i pescivendoli e macellai del più grande mercato civico di Cagliari fanno quasi a gara sulle perplessità e i dubbi. Il mega progetto da trentotto milioni del Comune (un mercato aperto anche la sera, con tanto di ristorante e terrazza panoramica, totalmente rinnovato) porterà, dalla primavera 2023, al trasferimento in piazza Nazzari per i 180 boxisti. Alternative? Non ce ne sono, e difficilmente ce ne saranno. Nel rione non sono stati individuati altri spazi idonei dall’amministrazione comunale: “Proprio il Comune non ci ha mai coinvolto”, tuona Massimo Ruggiu, pescivendolo e portavoce di tutti i venditori di pesce della struttura. “Non sappiamo quasi nulla sul nostro destino. In piazza Nazzari c’è davvero spazio per tutti? Se così non dovesse essere e se dovessero emergere necessità di spostamenti da altre parti o di turni, nessuno se ne andrà, dormiremo anche dentro il nostro mercato”. I timori sono legati, appunto, agli spazi: il piano più basso del multipiano sarà utilizzato per stoccare le merci, quello più vicino alla luce finalmente aperto, per consentire un parcheggio sicuro ai clienti. “Vogliamo certezze, avevamo chiesto che il trasferimento non fosse fatto in concomitanza dell’arrivo della bella stagione. Gli affari non stanno andando bene, lavoriamo solo nel weekend e durante la settimana i clienti sono pochi. Da tanti mesi si parla del nuovo mercato, è assurdo che nessun politico ci abbia mai interpellato per chiederci un parere, o anche solo per condividere il progetto”.
Non è molto diverso il parere di Franco Scaramuccia, storico macellaio: “Il mercato ha bisogno di essere rinnovato, ben vengano i lavori. Io, però, da poco ho allargato il mio box, facendo un investimento molto alto. Chi mi ripagherà della spesa?”, domanda. “La mia bolletta bimestrale della luce è passata da 500 a 1500 euro, il 2026 è lontano. Stiamo organizzando un incontro tra tutti i boxisti per decidere il da farsi. Il tempo corre, la primavere 2023 è dietro l’angolo. Di sicuro, nessuno potrà chiederci di accollarci nuove spese. Ogni tanto passa qualche addetto per chiederci quante sono le prese elettriche di cui abbiamo bisogno, penso proprio per capire come posizionarci al meglio in piazza Nazzari, anche se come luogo non è che sia proprio il massimo”.










