I Cobas e l’Usb, cioè i professori e i pensionati, tornano a manifestare in piazza, ed è la prima volta da quando l’Italia ha un nuovo governo. Proteste a Cagliari e Sassari. Nel capoluogo sardo una cinquantina di persone si sono radunate in via Roma: “Stiamo chiedendo al Governo Meloni una politica sociale totalmente diversa da quella di Draghi. Basta con i soldi per la guerra, quei fondi vanno dirottati per la sanità, per i pensionati e per i disoccupati”, spiega uno dei referenti Cobas, Andrea Degiorgi. “Sinora ci sono state date solo briciole. Lo stipendio orario minimo di un educatore deve essere almeno di dodici euro, attualmente è di 8 e nei tre mesi dell’estate il pagamento è ari a zero. Ci sono troppe situazioni sociali fuori controllo. “Sulla sanità, poi, serve mettere più risorse”. Dove trovarle? “Dai soldi stanziati per inviare armi nella guerra tra Russia e Ucraina”.
Manifestazione anche a Sassari, seppur senza nessun corteo dopo il divieto della questura: “Abbiamo deciso di non fare il corteo ma rimanere in piazza Castello dove sono iniziati gli interventi contro questo divieto di concludere la manifestazione in piazza d’Italia davanti alla Prefettura”, spiega Nicola Giua, altro referente dei Cobas sardi. Anche a tanti chilometri di distanza da Cagliari, le rivendicazioni dei manifestanti sono state identiche.












