Cagliari, un fatto particolarmente spiacevole arriva da un ospedale cittadino. A raccontarlo è la figlia di una paziente disabile al 100%, costretta a vivere una situazione di forte disagio e umiliazione. “Il problema è sorto stamani quando mia madre necessitava del bagno per persone con disabilità, ma era inagibile! È possibile che in un reparto dove solo oggi ci saranno state circa trecento persone non vi sia stata la possibilità di farlo aggiustare? Mia madre ha dovuto utilizzare il bagno non destinato a chi, come lei, ha problemi di deambulazione e, nonostante ci fossi io al suo fianco ad aiutarla, purtroppo è capitato l’inevitabile, facilmente intuibile. Inutile parlare di quanto lei sia stata presa dallo sconforto e dall’umiliazione”. Il racconto della donna si fa ancora più amaro: “Ho chiesto a un infermiere una traversa da utilizzare sulla sedia a rotelle per non sporcare anche il cuscino e, udite udite, hanno voluto vedere mia madre per verificare che la traversa mi servisse realmente. Poi, con fare ineducato, finalmente mi è stata data, specificando però che non avrebbero dovuto darmela. Stiamo scherzando?”. Ancora un episodio che solleva forti perplessità sulle condizioni di accessibilità e di accoglienza nei reparti ospedalieri, soprattutto quando a essere coinvolti sono pazienti fragili e già provati dalla malattia.









