Dopo l’annuncio dell’Asl dell’abbattimento dei dicendo uccelli presenti a Monte Urpinu, dopo aver riscontrato su dodici esemplari del parco di Cagliari casi di aviaria, scendono in campo le associazioni animaliste. Pavoni, oche, galline, papere e cigni “possono essere curati e salvati”. Per questo motivo domani, domenica sei novembre, alle 16:30, ci sarà un presidio davanti ai cancelli dell’area green. Ad organizzarlo sono, principalmente, la Lav Cagliari e il gruppo dell’Antispecismo cittadino. Gli attivisti chiedono ai cittadini di partecipare al sit in: “Abbattere i 200 volatili del parco di Monte Urpinu dopo che alcuni pavoni sono stati trovati morti. Dagli esami é risultata la presenza del virus dell’aviaria. Le autorità stesse evidenziano un basso rischio zoonotico. Gli abbattimenti degli animali infetti sono già in corso ma già si prospetta l’eliminazione di tutti quanti”.
“L’uccisione non può essere la soluzione universale a questi problemi”, denuncia la Lav. “Il diritto alla vita è anche degli animali di Monte Urpinu. Esistono altre soluzioni, non cruente e perfettamente applicabili ed efficaci come nel caso analogo del parco Chico Mendes a Campi Bisenzio dove gli animali sono stati isolati e nessuno é stato abbattuto”. Ecco perché, “per dire a no all’eliminazione di innocenti esseri viventi domani ci sarà un presidio di fronte al parco”.









