Amante dell’opera, dei libri e della cultura. Ma sopratutto volto noto delle manifestazioni antifasciste. E’ morta nella notte Maria Cecilia Cao, 86enne cagliaritana. Tanti gli amici che la ricordano su Facebook, da quelli del Teatro Lirico, ai militanti antifascisti e gli Amici del Libro. “Questa notte, alle tre e mezzo, ci ha lasciati la cara amica Cecilia Cao”, la ricorda Evaristo Pinna Mossa, “il padre era cugino in primo grado del noto industriale Marino Cao, titolare di una importante casa d’arte dove venivano tenute mostre (benemerito degli Amici del Libro e sostenitore di artisti, tra i quali è da annoverare Dino Fantini) e del famoso archeologo Piero Cao (su para biancu), di cui ci restano un ritratto di Salvatore Fara e un altro di Costantino Spada mentre cerca di convertire gli avventori di un bar. La madre era figlia del pure noto pittore Enrico Castagnino. Cecilia è stata una delle più assidue frequentatrici degli Amici del Libro. Quando venivano presentati dei libri, ne comprava sempre due, uno per se e l’altro per il suo caro fratello Marino. Ha sofferto molto per problemi di deambulazione, ma con grande forza di volontà non si lasciava sfuggire le più importanti manifestazioni culturali e sociali della città. Quando studiavo la vita e le opere di Dino Fantini per una conferenza tenuta poi agli Amici del libro, ebbi la fortuna di scoprire che era stata una delle sue poche allieve. Da lei seppi molti particolari della sua vita e della sua attività, nonché dei locali dove operava. Mi disse che, dopo aver preso qualche lezione dall’acquerellista Edoardo Buffa, che andava a casa sua, andò a prendere lezioni di pittura da Dino Fantini in una casa che si trovava in un vicolo di Via Bacaredda, vicino allo studio di Cesare Cabras. Dopo una mostra del Novembre 1952 nella sede degli Amici del Libro, che ebbe grande successo, Dino Fantini aveva trasferito il suo studio in un locale nel prolungamento di Via Dante. Cecilia aveva una memoria di ferro e molto generosamente mi informò di tante cose su Fantini. Ultimamente Cecilia si trovava in una casa di riposo fuori Cagliari e riuscivamo ad avere sue notizie solo di tanto in tanto. La sua figura, l’amicizia e l’affetto che riservava a me e a mia moglie Giuseppina ci accompagneranno per sempre”.










