Un anno e 5 mesi di cantiere fermo. Ormai le erbacce davanti all’antico tempio di Sant’Avendrace hanno creato una foresta. I lavori per il restauro della chiesa sono inspiegabilmente fermi. I soldi in cassa ci sono (400 mila euro della Regione per portare lo scavo archeologico a compimento e trovare i tesori nel sottosuolo nella speranza di arrivare alle reliquie del santo), manca solo il via ai lavori. E qui la responsabilità burocratica è tutta dell’amministrazione comunale di Cagliari. Una paralisi che, complice anche l’emergenza Covid, limita l’accesso alle funzioni e ostacola tutte le attività pastorali della parrocchia di Sant’Avendrace. Il parroco don Alessandro Simula non accusa nessuno, ma lancia un sos: “Questo dovrebbe essere un sito monumentale ma ancor di più la sede di una comunità parrocchiale che non può riappropriarsi delle sue strutture e la cui vita pastorale è condizionata pesantemente da questa insostenibile situazione di stallo. Nonostante le numerose sollecitazioni e altrettante promesse di ripresa dei lavori la situazione è questa: un insopportabile danno per la parrocchia ma anche per tutto il quartiere e la città intera”.










