Sembra giunta al capolinea l’avventura di Davide Nicola sulla panchina del Cagliari, dopo il lungo incontro tenutosi a Milano con il Presidente rossoblù ed il Direttore sportivo Nereo Bonato.
Differenti valutazioni sulle priorità espresse dalla società rossoblù e le richieste espresse dal tecnico piemontese sarebbero alla base della probabile separazione tra le parti.
Il tecnico, giunto a Cagliari dopo la risoluzione del contratto con l’Empoli, ha ottenuto la salvezza alla penultima giornata del campionato dopo una stagione sofferta ricca di contraddizioni che ha creato non poche delusioni alla tifoseria rossoblù costretta, ancora una volta, ad a assistere a prestazioni sconcertanti e senza senso.
L’arrivo di Davide Nicola era stato accompagnato da roboanti dichiarazioni su un possibile gioco propositivo in netta controtendenza con quello espresso nella stagione precedente, unitamente alla prospettiva di una stagione da disputare senza troppi patemi d’animo ed al conseguimento di una salvezza non troppo complicata.
Il carattere volitivo e sanguigno dimostrato in altre piazze dal tecnico, autorizzava ad avere fiducia in una squadra che avrebbe avuto nel carattere e della determinazione le sue armi più significative da mettere in campo contro gli avversari.
Non è andata così: Nicola non è stato capace di dare un’impronta di gioco precisa alla sua squadra, nell’arco di tutto il campionato, dando il via invece ad una alternarsi continuo di schemi e di uomini che ha non ha quasi mai avuto un senso logico mentre un’identità basata sull’aggressività e sul carattere non si è vista quasi mai.
Sono arrivate così prestazioni incolori e deprimenti, che hanno portato l’ambiente ad uno stato quasi depressivo tanta è stata spesso la scarsa efficacia nella costruzione del gioco e la proposizione di schemi alternativi da poter utilizzare contro gli avversari di turno.
E’ emersa inoltre la poca capacità di una efficace lettura della gara in corso, tale da poter consentire di sovvertire l’andamento negativo della partita e mettere i giocatori in condizione di ribaltare la situazione. Molto spesso, infatti, una volta andati in svantaggio, i rossoblù davano la netta impressione di non essere assolutamente in grado di recuperare.
La gestione della rosa ha lasciato a desiderare, con giocatori utilizzati a corrente alternata e sovente lasciati nel dimenticatoio per settimane se non per mesi, senza la possibilità di poter avere un minutaggio sufficiente da consentire loro di inserirsi nello scacchiere tattico studiato dall’allenatore.
Tutto ciò, unito ad uno stereotipato utilizzo del linguaggio nelle dichiarazioni post partita, quasi sempre dello stesso tenore, ha fatto sì che venisse meno nel corso della stagione quel “feeling” che si era inizialmente creato tra la tifoseria ed il tecnico, lasciando invece spazio ad una freddezza ed a un distacco che sono divenuti evidenti.
Con il passare dei mesi è apparso ai più che la scelta di Davide Nicola non sia stata ben azzeccata dalla dirigenza e che ancora una volta si sia andati incontro ad una grossa delusione.
Le parti si sono aggiornate, ma la senzazione più netta è quella di una separazione, da valutare poi se in termini consensuali o meno.
Si aprirebbero così alcuni possibili scenari che vanno dalla soluzione interna, con Fabio Pisacane, che avrebbe il gradimento della società, ad altre provenienti dall’esterno che vedrebbero in Vanoli e Juric due possibili alternative.
Dell’allenatore croato si è parlato in precedenza; sicuramente un profilo di spessore ma, allo stesso tempo, personaggio complicato e spesso discusso, dal carattere un pò ruvido che potrebbe anche presentare problematiche di gestione nei rapporti con la società.
Paolo Vanoli invece, dopo una stagione positiva con il Venezia è reduce dalla non positiva esperienza con il Torino, dove è stato aspramente criticato dal presidente Urbano Cairo ed il suo arrivo Cagliari potrebbe rappresentare una nuova incognita da non sottovalutare.












