I primissimi turisti passano accanto alle recinzioni e buttano qualche occhiata distratta al mega cantiere di via Roma a Cagliari. Pensno, giustamente, a tenersi ben saldi sulla testa i cappellini, tra i primi raggi di sole un po’ più forti del previsto e il vento. Loro non vivono a Cagliari, poco sanno dell’incubo che vivono commercianti e residenti della Marina. Tra chi invece conosce bene la materia c’è l’ex sindaco Massimo Zedda: “C’è una città che ha alcuni problemi che all’epoca del mio insediamento non c’erano, eredità della giunta che sta concludendo il suo lavoro. In via Roma non sono stati ascoltati i cittadini e non c’è stato un concorso di idee. Il progetto di via Roma è completamente sbagliato. Mi dite come si fa a far passare i pullman, i taxi e 4 corsie lato porto avendo ridotto le due corsie lato portici? È follia aver fatto un progetto campato per aria, troveremo soluzioni alternative per la viabilità in occasione dei lavori sulla metro”. Intanto, i commercianti si leccano le ferite. C’è chi le ha già belle grosse (i titolari di bar, locali e negozi del tratto già accantierato) e chi sa che presto le avrà al pari dei colleghi.
“Qui inizieranno a luglio, sono già preoccupato perchè gli altri commercianti mi stanno raccontando di tutti i disagi che stanno vivendo e del calo di affari”, racconta Rosario Palmeri. “Troppi cantieri in contemporanea, poi, non vanno assolutamente bene. Gli operai arriveranno in piena estate, sarà un periodo molto difficile. Mi auguro che possano accelerare i lavori, in base all’esperienza maturata nel tratto già chiuso. Progetto campato per aria? Sinceramente, le vecchie amministrazioni avevano in cantiere di fare questo lavoro ma l’ultima amministrazione non ha chiesto consigli ai commercianti o ai residenti. Dovranno sfruttare più il lato mare per i taxi e le automobili”. Antonio Durzu prega per tempi brevi: “È ovviamente meglio che finiscano al più presto. L’aria che tira è di attesa, questi lavori dureranno almeno un altro anno, sono arrivati a metà della strada, purtroppo dobbiamo stringere i denti. Non sono un tecnico, parlo dei disagi che abbiamo già vissuto anche in passato. Nel 2000 avevano rifatto il manto stradale togliendo i basoli, erano stati leggermente più veloci. Sono sicuro che il prossimo sindaco potrà modificare ben poco del progetto, i lavori sono già avviati e non potrà fare stravolgimenti. Non si può certo lasciare un’opera a metà”.










