A Cagliari, nel nuovo viale Trieste, è quasi più facile trovare una serranda abbassata che una aperta. Reggono a malapena i bar, nemmeno tutti rispetto a qualche anno fa, lo storico negozio di dolciumi Sulliotti, un altro specializzato in giocattoli e oggetti per collezionisti, la birreria e poche altre attività. Per il resto, ecco servito il deserto. Confermato da chi è fuggito, nonostante investimenti cospicui fatti e tentativi di fare business che sono naufragati in un modo peggiore pure rispetto al Titanic. Sul web, ma anche accanto alle saracinesche, ecco i cartelli, trionfa il “vendesi”. E il motivo sembra essere chiaro: meglio disfarsi per sempre di un’attività commerciale, o che garantisce comunque un reddito, in una strada totalmente stravolta. Ne sa qualcosa Geraldo Mereu, imprenditore nel settore della ristorazione apprezzatissimo a Milano ma con cuore e radici in Sardegna. Il suo ristorante “La Risacca 2” non è mai decollato. 150mila euro spesi solo per ristrutturare il locale, poi tre mesi per capire che era inutile proporre pesce fresco e primi e secondi di alta qualità al vento: “Non passa un’anima, nemmeno una. Non potevo continuare a rimanere aperto”, si sfoga Mereu. “Ho messo il locale in vendita, c’è qualche trattativa in corso con dei sardi, speriamo che vada a buon fine”. Non resta altro da fare che incrociare le dita, insomma. Chi mai potrebbe voler investire in un viale diventato, a detta di molti, “periferico”?
Chi ancora è molto battagliero è Zwani Rossetti, autore addirittura di un esposto in Procura, protocollato i mesi scorsi, per chiedere che i giudici accendano i fari sui lavori eseguiti: “L’economia della via è stata strangolata con riflessi negativi su tutto il quartiere. Una storica via commerciale è stata trasformata in una strada di un quartiere residenziale, alterando la sua destinazione d’uso. La domanda che ci facciamo è perché il progetto approvato, con un finanziamento di 7 milioni di euro, che prevedeva due corsie, numerosi stalli per i parcheggi e aiuole impiantate con essenze endemiche non è stato realizzato? E al suo posto è stato realizzato il progetto attuale, indiscutibilmente molto più economico? A parte la mancanza dei parcheggi”, chiosa Rossetti, “hanno fatto la strada così stretta che la sosta temporanea di una sola macchina, un taxi in attesa, un mezzo postale in consegna, lo scarico di un cartone d’acqua, bloccherebbe immediatamente il traffico”. Intanto, da mercoledì nuova rivoluzione del traffico, approvata dal Comune, per i lavori. Ecco tutte le novità: viale Trieste (tratto compreso tra la via Maddalena sino alla via Pola): istituzione di due fermate autobus per il trasporto pubblico in prossimità rispettivamente del numero civico n. 3 e del civico n. 57; istituzione del senso unico di circolazione dall’intersezione con la via Maddalena sino alla via Pola, con senso di percorrenza dalla via Maddalena verso la via Pola; istituzione del limite di velocità di 30 Km/ora; istituzione della direzione obbligatoria a sinistra all’intersezione con la via Pola, con direzione verso la via Pola per chi arriva dalla via Sant’Avendrace; istituzione dell’obbligo di fermarsi e dare la precedenza (STOP) all’intersezione con la via Pola, per chi arriva dalla via Sant’Avendrace verso la via Pola. Via Roma (tratto compreso tra la via Maddalena e il viale Trieste): chiusura all’intersezione con il viale Trieste; istituzione del doppio senso di circolazione nel tratto compreso tra la via Maddalena e il viale Trieste; consentita la svolta a sinistra su via Maddalena per i veicoli provenienti dalla via Roma con direzione piazza Matteotti; revoca del segnale di direzione obbligatoria diritto prima dell’intersezione con la via Maddalena, per chi arriva con direzione viale Trieste; revoca della fermata autobus in prossimità del numero civico n. 279. Via Maddalena (tratto compreso tra la piazza Del Carmine e la via Roma): istituzione del senso unico di circolazione, nel tratto compreso tra la piazza Del Carmine e la via Roma, con senso di percorrenza dalla via Roma verso piazza Del Carmine; istituzione del doppio senso di circolazione, nel tratto compreso tra il viale Trieste e la piazza Del Carmine; istituzione della direzione obbligatoria a sinistra prima dell’intersezione con il viale Trieste, per chi arriva dalla via Roma con direzione viale Trieste; istituzione dell’obbligo di fermarsi e dare la precedenza (STOP) all’intersezione con il viale Trieste, per chi arriva dalla via Maddalena/Mameli con direzione via Roma; istituzione della direzione obbligatoria a sinistra prima dell’intersezione con la piazza Del Carmine, per chi arriva dalla via Maddalena/Mameli con direzione via Roma. Via Bruscu Onnis (tratto compreso tra la via Asproni e il viale Trieste): istituzione del senso unico di circolazione con senso di percorrenza dalla via Asproni verso il viale Trieste; istituzione della direzione obbligatoria a destra prima dell’intersezione con il viale Trieste.










