di Marcello Roberto Marchi
E’ trascorso quasi un mese della denuncia che gli stessi amministratori
comunali hanno fatto su L’Unione Sarda a proposito delle decina di
transenne che sorgono come funghi nella strade e nelle piazze di Cagliari
e che vi rimangono per mesi aggravando kle situazioni di pericolo e di degrado.
” E’ intollerabile la presenza di tutti questi sbarramenti ” in
Città ha dichiarato il Vice Sindaco ai colleghi de L’Unione.
” Sono la prima a dirlo : queste cose ( le transenne, appunto )
sono inaccettabili “. Luisanna Marras, non è solo Vice
Sindaco ( ormai da sei anni a questa parte ), ma, afferma con coraggio,
è anche una cittadina di Cagliari,come tutti gli altri.
E aggiunge di rimanere sconcertata, anche lei, da tutte queste
transenne, ” i residenti hanno ragione a lamentarsi”.
Non sono solo i “grandi interventi ” che attendono da anni di essere
affrontati e risolti, come quelli denunciati di Via Genovesi, di Via Vittorio
Veneto, di Via Garzia o del Terrapieno ma, anche quelli di piccolo cabotaggio,
per esempio, di Piazza del Carmine, di Viale Trieste, del
Corso Vittorio Emanuele di fronte alla Chiesa dell’Annunziata.
Cagliari, la capitale delle transenne, dunque, come l’ha definita l’attuale
Assessore dei Lavori pubblici, che ha ereditato, appunto, le competenze e
le responsabilità della Marras nella precedente consiliatura.
” Sono la prima a dire che è intollerabile la presenza di tutti questi
sbarramenti ” ha detto ancora la Vice Sindaco Luisanna Marras, mentre
dall’altro fronte l’attuale Assessore dei Lavori Pubblici Gianni
Chessa lamenta la mancanza assoluta di fondi nelle casse del Comune. E
nei giorni scorsi gli ha fatto eco il Vice Presidente del Consiglio
Comunale Aurelio Lai, anche lui del Psd’az, minacciando tuoni e
fulmini se il prossimo bilancio comunale non mette tanti soldi nei
capitoli dei lavori pubblici.
Hanno tutti e tre ragione di lamentarsi e di protestare, dobbiamo
dargliene atto.
Ma, hanno, a mio avviso un’unica strada in comune da percorrere ed essere
conseguenti : dimettersi e lasciare campo a chi è capace a prendere,
come si suol dire, ” il toro per le corna” e dare finalmente risposte
concrete e in tempi accettabili alle esigenze di una città oggi
martoriata in uno dei settori più importanti, essenziali ,direi,
della quotidianità
del vivere civile : quello della sicurezza del semplice camminare per strada.












