“Zero morti sul Lavoro” è il mantra che la Uil porta avanti da diversi anni a livello
nazionale assieme a tutte le sue categorie compresa la Uil Fpl. “Per questo motivo anche la Uil Fpl Brotzu esprime la sua piena solidarietà alle colleghe infermiere e
Oss della Neurologia recentemente aggredite, mandandole in infortunio, e
minacciate di morte durante il turno di servizio”, così Fabio Sanna e Antonina Usala della Uil, insieme all’Rls Stefano Trogu. I sindacalisti esprimono anche “un grande elogio a tutti i colleghi infermieri e Oss che pur avendo subíto un forte stress sull’accaduto, hanno continuato con indubbia professionalità, senza ricorrere alle
cure mediche, ad assistere durante la notte tutti gli altri pazienti ricoverati con la scorta delle forse dell’ordine”.
Per la Uil Fpl del Brotzu, “il tema della sicurezza è sempre stato di estrema importanza per la tutela dei lavoratori, proponendo e trovando, non sempre di facile realizzazione, delle soluzioni
sempre nell’interesse e con l’obiettivo della salvaguardia dei lavoratori”. E il sindacato che conta più iscritti al Brotzu, il più grande ospedale sardo, ricorda che già alcune battaglie sono state vinte: “Siamo riusciti a garantire l’installazione delle telecamere in prossimità degli spogliatori ubicati al sottopiano, il presidio del posto di polizia al pronto soccorso, l’apertura degli spogliatoi delle donne attraverso un sistema elettronico avanzato, il pasto mensa per i lavoratori celiaci e il questionario sullo lavoro stress correlato”.
Alcune richieste si sono realizzate, altre, ancora da realizzare come “l’utilizzo delle bodycam da parte di tutto il personale sanitario e socio sanitario per la
sicurezza dei lavoratori, ma anche a tutela dei pazienti stessi e dei loro familiari. L’installazione di telecamere per la salvaguardia delle auto dei dipendenti e non solo, in cui il parcheggio del più grande ospedale della Sardegna è diventato un parcheggio privato ad uso pubblico. Lo sportello di ascolto da parte dello psicologo visto però in un ottica multidisciplinare
assieme al medico competente dell’azienda. Siamo fieri delle vertenze che abbiamo portato avanti con passione e determinazione e lo abbiamo fatto sempre con lo spirito responsabile della sicurezza di tutti i lavoratori dell’Arnas Brotzu. Continueremmo le nostre battaglie sollecitando a tutti gli organi competenti in indirizzo con fermezza la realizzazione dell’utilizzo delle body cam a tutti gli operatori sanitari e l’installazione delle telecamere nei parcheggi del Brotzu, nonché un serio ampliamento
degli stessi,oramai diventato un incubo per tutti i lavoratori”.










