Una improbabile (e inconcludente) seduta di consiglio comunale a Cagliari. Finita alle tre e mezzo del mattino, dai costi ovviamente maggiorati visti straordinari e notturni dei dipendenti comunali, costi a carico dei cittadini, con record di assenti, valanghe di emendamenti e, soprattutto, zero risultati. Con un paradosso: in aula c’era il bilancio, ovvero la pianificazione delle spese per Cagliari per tutto il 2026, ma mancavano i revisori dei conti. Bilancio che, sebbene sia alla base di un anno intero di legislatura, non è riuscito a tenere in aula i consiglieri, soprattutto quelli di centrodestra che hanno evidentemente dato la precedenza ad altri impegni.
Tempo perso, insomma, soldi anche. Nuovo tentativo questa sera, con il muro dei 300 emendamenti presentati dal centrodestra: i consiglieri di ritirarli non vogliono saperne, ma gli uffici tecnici hanno dato parere solo a due. Il che significa che non passeranno mai, e che rischia di innescarsi un muro contro muro difficile da scardinare.











