Il giallo di Manola e Paolo a Cala Fighera a Cagliari tiene col fiato sospeso l’intera Sardegna. Ipotesi, sospetti, polemiche sulla sicurezza della zona, e poi il dolore degli amici e la disperazione dei familiari. Una vicenda già balzata in primo piano nelle cronache nazionali.
Oggi, altra giornata di ricerche a vuoto. Non si trova Paolo Durzu, il 32enne fidanzato di Manola Mascia, la 29enne trovata morta in mare ieri dopo essere precipitata da una scogliera nel mare di Cala Fighera, a Cagliari. Nelle prime ore dopo il ritrovamento del corpo della ragazza e del suo zainetto con dentro un borsello maschile, si è fatta strada l’ipotesi che l’uomo potesse in qualche modo essere coinvolto nella caduta della fidanzata.
Col passare delle ore si è concretizzata un’altra ipotesi, e cioè che Paolo sia caduto insieme a Manola mentre facevano trekking in uno dei tratti più impervi e meno protetti della zona. I genitori del ragazzo escludono che possa in qualche modo aver fatto del male a Manola: “Si amavano”, dicono in lacrime, ipotizzando che il figlio sia caduto in mare con la ragazza. Il corpo però non si trova, le ricerche sono rese difficili dal mare mosso, mentre è stato recuperato il telefono di Paolo, subito messo sotto esame dagli esperti, ma non quello di Manola. L’allarme era stato dato dai familiari dopo che i due ragazzi non erano rientrati a casa nella notte fra martedì e mercoledì.
Il maltempo e il mare grosso di questi giorni non hanno aiutato le ricerche: si riprende domani.










