Cagliari, il Comune stanga i caddozzoni: canone sestuplicato e spostamento ogni 18 ore, ma senza le ruote come fanno? Le nuove regole riguardano tutti gli ambulanti in città, il caso sta per esplodere in consiglio comunale. I caddozzoni ogni 18 ore dovranno spostare i camion, ma quasi ovunque sono senza ruote e rischiano la revoca delle licenze: Un caos totale: “Il Comune riveda subito l’imposizione degli spostamenti, i venditori hanno speso anche 20mila euro per mettersi in regola”. L’assessore al Commercio Carlo Serra, contattato da Casteddu Online, annuncia che spiegherà tutto domani nei dettagli. Ma la notizia circola a macchia d’olio tra gli ambulanti cittadini. Pensate ad esempio ai caddozzoni storici del Poetto: “Come faremo a spostarci ogni 18 ore per poi tornare il giorno dopo, se molti di noi non possiedono il camion con le ruote? Alcuni stanno qui da decenni. Ci costringono a spendere una barca di soldi per metterci in regola. Inoltre il canone annuale che prima era intorno ai mille euro, ora passerà a circa 6500 euro. Oltre sei volte di più. Una vera e propria mazzata”. Un suolo pubblico mobile dunque, e abbastanza oneroso.
Per quanto riguarda gli spostamenti, potrebbero essere imposti da nuovi regolamenti europei. Di fatto se tutto sarà confermato tutti gli ambulanti cagliaritani dovranno acquistare un mezzo mobile, insomma un furgone, altrimenti addio panini e patatine. A tendere la mano ai commercianti cagliaritani in palese difficoltà è anche il consigliere comunale Marcello Corrias, che sta preparando un’interrogazione in Consiglio con la richiesta di revisione delle disposizioni di spostamento dei chioschi e degli ambulanti. “intanto è stato richiesto agli ambulanti di mettersi in regola con il pagamento del suolo pubblico- spiega Corrias- inclusi gli arretrati, per ottenere il rinnovo della concessione. Questo pagamento ha comportato un ingente esborso economico da parte degli operatori, molti dei quali sono dovuti ricorrere a mutui e prestiti bancari. Ma nella nuova concessione viene imposto lo spostamento di chioschi e furgoni entro 18 ore, causando ulteriori costi non sostenibili agli ambulanti”. Marcello Corrias chiederà dunque in consiglio comunale se ci sia la possibilità di rivedere questa normativa, consentendo agli ambulanti di mantenere i loro chioschi nella posizione attuale. Non è escluso che ci sia presto anche un confronto tra Comune e ambulanti, ma intanto la stangata di Zedda è servita in un piatto tutt’altro che d’argento.










