È un sos grande tanto quanto le loro concessioni, ottenute tanti anni fa e, ora, in serio pericolo. Dal primo gennaio 2024 sono 1200 i titolari di chioschi e stabilimenti balneari che rischiano di essere trattati da abusivi totali. Il rinnovo delle concessioni previsto dal Governo Draghi impone, infatti, una totale liberalizzazione delle concessioni, che saranno messe all’asta. Vince chi offre di più, insomma. “E noi non ci stiamo, bisogna cambiare le regole”, tuona Claudio Maurelli, presidente di Federbalneari Sardegna. In centinaia si sono ritrovati sotto il Consiglio regionale per chiedere un aiuto alla Regione: “È amica dei balneari, deve darci una mano. Gennaio 2024 è vicinissimo e non vogliamo essere spazzati via dalle multinazionali”.
Milleduecento famiglie, “con l’indotto i sardi che rischiano di finire in mezzo a una strada sono molti di più. La nostra protesta non può passare in silenzio, c’è in gioco il futuro di tantissimi lavoratori”.










