Enrico Marras, presidente del comitato rumore, no grazie a Radio Casteddu: “Noi chiediamo che le fonti di rumore rispettino le norme di legge, non stiamo chiedendo la luna. Nel centro storico c’è l’affollamento dei tavolini, i palazzi sono tutti vicini e il rumore viene amplificato a livelli incredibili, ma non di giorno bensì di notte quindi vanno oltre i limiti di legge che riguardano la salute umana superando di 5 decibel. Abbiamo iniziato a protestare, poi nel tempo abbiamo acquisito tutti i dati e tutte le normative e ci siamo fatti forza perché avessimo ragione”.
“Abbiamo fatto una riunione il 30 luglio 2018 in comune e siamo stati convocati proprio per parlare di questo piano di risanamento acustico che abbiamo criticato perché tentavano di aumentare i valori di legge. I commercianti hanno hanno portato un esperto il quale ha dato ragione a noi: questi valori vanno rispettati. I problemi riscontrati per la salute umana sono per prima cosa la pressione del sangue, l’ipertensione, inoltre la gente non riesce a dormire e abbiamo casi di bambini che non riescono ad alzarsi per andare a scuola. Bisogna fare turismo di qualità e chi lo fa deve rispettare questi parametri. Il comune di Cagliari ha concentrato tutte le attività rumorose nei centri storici che non sono state controllate e quando noi abbiamo vinto la causa al TAR, che condanna il Comune, è stato ancora permesso alla gente di aprire locali. Oltre il danno, quindi, la beffa”.
Risentite qui l’intervista a Enrico Marras del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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