di Paolo Rapeanu
La festa vera, i giocatori del Cagliari, la fanno al Bastione. Mentre in piazza Yenne esplode la felicità per la matematica salvezza, conquistata alla faccia delle “cugurre” con due ultime gare perfette – soprattutto quella con l’Atalanta, novanta minuti sofferti ma con testa e cuore sempre puntati sull’obbiettivo principale, cioè vincere per restare nella serie “regina – i rossoblù hanno fatto le ore piccole al Bastione, tra bottiglie di champagne, selfie ricordo e abbracci, tanti abbracci. Dessena e Sau sono i più scatenati al Caffè degli Spiriti, ma anche mister Lopez, finalmente, tira più di un sospiro di sollievo e si lascia trascinare nel vortice della festa.
Presente anche l’uomo-gol nella sfida con i lombardi, quel Ceppitelli che, a tre minuti esatti dal novantesimo, ha trasformato la Sardegna Arena in una bolgia. Per riflettere su un campionato abbastanza duro e che, nei fatti, ha consegnato la salvezza ai sardi al fotofinish, ci sarà tempo. Per una notte – e per molti anche per i prossimi giorni – spazio solo alla gioia.











